Le indennità per gli autonomi secondo il Decreto Rilancio

Il Decreto Rilancio conferma anche per il mese di aprile l’indennità di 600 euro per i co.co.co e gli autonomi/Partita Iva iscritti alla gestione separata INPS, un po’ una delusione per chi pensava che sarebbe aumentata a 800 (l’importante è che arrivi).

Un’indennità di 100 euro per maggio andrà ai liberi professionisti titolari di partita Iva, iscritti alla gestione separata INPS, che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020.

Stessa cifra sarà destinata ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che hanno interrotto il rapporto di lavoro; agli autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (Assicurazione generale obbligatoria) e che per Covid-19 hanno cessato l’attività o hanno subito un taglio di almeno il 33% del fatturato nel secondo bimestre 2020.

Indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio è prevista per i lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali e che non abbiano avuto un contratto alla data del 23 febbraio 2020.

Per i professionisti iscritti a casse private, come ingegneri, architetti, geometri, geologi, c’è un aumento del fondo rispetto al decreto Cura Italia, che passa da 300 a 1.150 milioni: l’indennità è di 600 euro anche per aprile e maggio.

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