GUIDONIA – Acqua potabile, vietato innaffiare e riempire le piscine

Con un’ordinanza firmata oggi il sindaco Michel Barbet mette fine agli sprechi estivi per evitare disagi. Multe da 25 a 500 euro per chi sgarra, denuncia per i recidivi

Per chi sgarra è prevista una sanzione da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500. Mentre i recidivi verranno denunciati all’Autorità giudiziaria per aver recato un grave danno alla collettività. Anche perché a stanare i “furbetti” sarà la Polizia locale e le forze dell’ordine con controlli a campione.

E’ in sintesi il contenuto dell’ordinanza numero 142 firmata oggi, venerdì 22 maggio, dal sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet che vieta l’utilizzo dell’acqua proveniente dalla rete di distribuzione comunale a scopo diverso da quello potabile. Il provvedimento fa seguito alla nota trasmessa il 22 aprile scorso da Acea Ato 2 per limitare il più possibile fenomeni di mancanza di acqua dovuti alla scarsa disponibilità ed evitare disagi ai cittadini durante la stagione estiva. Nella stessa nota Acea annunciava l’installazione, dove necessario, di limitatori di portata tarati in relazione alla disponibilità idrica esistente, in particolare nelle zone rurali ad alta probabilità di utilizzo irriguo.

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E’ vietato dunque irrigare orti e giardini privati utilizzando allacci alla rete dell’acquedotto comunale. E’ vietato pure riempire ogni tipo di piscina, anche esterna, mobile o da giardino, come è proibito l’uso dell’acqua potabile per lavare auto e moto, e per qualunque uso ludico o che non sia legato a scopi potabili o igienico-sanitari.

Viceversa i prelievi di acqua dalla rete sono consentiti esclusivamente per normali usi domestici, per tutte le attività regolarmente autorizzate che necessitano dell’uso di acqua potabile e per tutte le operazioni di annaffiamento dei giardini e parchi pubblici, del cimitero e dei servizi pubblici di igiene urbana.

 

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