Guidonia – La leggenda del Lago di San Giovanni

di Fernando Giacomo Isabella

La storia del Lago di San Giovanni è legata ad una leggenda molto antica, che ha origine nel giorno dedicato al santo, durante il quale storicamente tutti smettono di lavorare. I cittadini più poveri per l’occasione indossano l’abito buono e le scarpe dedicando la giornata a San Giovanni. C’è solo un contadino che continua a lavorare ignorando il giorno di festa e l’invito dei passanti a recarsi anche lui in chiesa per rendere omaggio al santo. L’uomo impegnato a lavorare nel campo con i cavalli è notato anche da un pecoraio, che avvicinandosi lo invita a smettere. Il contadino non risponde e il pecoraio nuovamente attira la sua attenzione urlando di lasciare quel campo. Il contadino replica con uno scatto di rabbia furente e comincia ad offendere Dio incessantemente, per qualche minuto. Improvvisamente il terreno comincia a tremare, il pecoraio terrorizzato fugge e il contadino sprofonda nel suolo che si è aperto in due. Nella grande voragine finiscono anche i due cavalli, che invano provano a fuggire da quella zona del terreno. Poco dopo la scomparsa del contadino e dei suoi cavalli, dal suolo emerge dell’acqua prima poca e poi tanta. La parte del campo coltivata dal contadino incredibilmente sparito, in poco tempo, è ricoperta dall’attuale Lago di San Giovanni. C’è chi dice che nel giorno dedicato San Giovanni, a volte, è possibile sentire il nitrito dei cavalli affondati nel terreno.

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