Real Monterotondo, per ora niente Serie D. Ma c'è ancora una speranza...

Dilettanti, stop e riforme. E il Monterotondo sogna la D

Le società del Nord-est guardano con attenzione. La D può allargarsi, nei prossimi giorni attesa una svolta

di Valerio De Benedetti

Il campionato di calcio di Serie A riparte, lo rifarà anche quello di B e si spera quello di Serie C, almeno con play-off e play-out. Chi si ferma invece sono i Dilettanti, dalla D fino alla terza categoria. Molte società, nonostante qualche contributo promesso dalle Istituzioni, non ce la faranno. L’ipotesi pessimistica di Sibilia, che parlò di una cifra intorno al 30% delle associazioni dilettantistiche destinate a fallire, sembra ora più che mai realistica, anche se in proporzioni minori. Un vero e proprio disastro economico e sociale soprattutto, visto che ogni anno i dilettanti muovono migliaia di persone e famiglie. Le domande sono tante, il nocciolo della questione è come si ripartirà? Sibilia ha dichiarato che non c’è periodo migliore di attuazione di quelle riforme tanto evocate che comprenderanno non solo i dilettanti, ma l’intero sistema calcistico…

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E MONTEROTONDO SOGNA LA D – Sono molte le società del nostro territorio che guardano con interesse a come la situazione si capovolgerà nelle prossime settimane. Sia in caso di riforma dei campionati, sia in ottica ripescaggi. In Eccellenza ad esempio, la situazione da guardare con particolare interesse è quella del Real Monterotondo Scalo. La squadra del Presidente Bruno Saccà ha chiuso al secondo posto a sole tre lunghezze dal Montespaccato, ma ha portato a casa la Coppa Italia di categoria regionale, ed era approdata ai quarti di finale della competizione nazionale. Una stagione da incorniciare per la società eretina guidata da David Centioni, che adesso sogna in grande.

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