L’invito del Comune di Tivoli a esporre il tricolore in onore della Repubblica italiana

oltre che some segno di vicinanza ai famigliari delle vittime del Covid-19

In questo 2 Giugno, Festa della Repubblica italiana, le celebrazioni in tutta Italia e nel mondo – laddove esistono comunità di italiani – saranno sobrie a causa dell’epidemia sanitaria e della necessità di dover rispettare ancora misure contenitive per frenare la ripresa del contagio: non si terranno le tradizionali cerimonie, non assisteremo alla parata lungo i Fori Imperiali. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dopo aver deposto una corona all’Altare della Patria e dopo l’omaggio al Milite Ignoto, visiterà Codogno, la città lombarda che per prima ha subìto in Italia il picco di contagi della pandemia, per poi ricordare le vittime del Covid-19 durante il concerto senza spettatori ai giardini del Quirinale. Il Comune di Tivoli si associa al gesto di cordoglio del Capo dello Stato e invita, su proposta del consigliere del sindaco per le Associazioni combattentistiche e d’arma, forze armate e di polizia, ricorrenze e cerimonie militari,  Paolo Cicolani, a esporre, domani martedì 2 giugno, la bandiera italiana: “Diamo il segno della nostra unità”, invita Cicolani, “esponendo il tricolore italiano dai nostri balconi o dalle finestre, affinché ogni famiglia si trovi abbracciata all’altra e tutti ci ritroviamo stretti intorno alla nostra Costituzione e alla nostra Repubblica, nel ricordo delle vittime italiane e tiburtine dell’epidemia”.

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“Sia, quella del 2 Giugno, una giornata per ricordare le oltre 33mila vittime italiane del Covid-19, di cui purtroppo cinque sono nostri concittadini e stringiamoci idealmente ai loro famigliari”, dice il sindaco Giuseppe Proietti. “A tutto il personale medico e paramedico d’Italia va la nostra profonda riconoscenza. Vorrei ricordare ancora una volta che Tivoli ha pagato un tributo notevole di operatori sanitari contagiati mentre svolgevano il loro lavoro con senso del dovere, determinazione e umanità in questi mesi di epidemia: sono 11, infatti, i tiburtini impiegati in varie strutture ospedaliere risultati positivi dall’inizio dell’emergenza. A loro va tutto il nostro incoraggiamento e la nostra solidarietà, con la certezza che le istituzioni faranno sempre tutto quanto in loro potere per tutelarli”.

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