600 miliardi in più per il Pepp dalla BCE

Un intervento per contrastare la recessione sull’area euro

Diventa più sostanzioso il Pepp, Pandemic Emergency Purchase
Programme, il piano pandemico di acquisto titoli pensato dalla
Banca Centrale Europea per affrontare dal punto di vista
economico l’emergenza del Covid. La BCE lo aumenta di 600
miliardi di euro: così, unito ai 750 già previsti, arriva a un totale
di 1350 miliardi di euro, estendendone la durata fino a metà del
2021, o comunque fino alla fine dell’epidemia. Rimangono
invariati i tassi, 0% sul rifinanziamento e -0,50% sui depositi.
Un intervento per contrastare la recessione sull’area euro e che
vuole essere un vero e proprio “ombrello” di protezione, in
particolare per le nazioni più colpite, con l’intento di migliorare
le condizioni di finanziamento per l’economia reale e
soprattutto per le imprese e le famiglie. L’istituto, presieduto da
Christine Lagarde, vuole in tal modo assicurare un
funzionamento senza intoppi dei mercati finanziari.
Drastici i tagli della BCE sulle stime di crescita per l’Eurozona,
portando il Pil a -8,7% e indicando per la ripresa: +5,2% nel 2021
e + 3,3% nel 2022. Tagliate in modo severo anche le stime
dell’inflazione per il 2020, da +1,1% a 0,3%.

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