Sei piani d’azione per il Piano Colao

La strategia per rilanciare l’Italia passa attraverso sei piani d’azione

Per un’Italia diversa, sostenibile, inclusiva, resiliente, equa
La strategia per rilanciare l’Italia passa attraverso sei piani
d’azione: questo è indicato nel piano firmato da Vittorio Colao
per contrastare l’emergenza causata dal Covid-19. Frutto di otto
settimane di lavoro di un comitato di esperti in materia
economica e sociale, il dossier è intitolato “Iniziative per il rilancio
2020-2022” ed è costituito da 53 pagine fitte fitte, accompagnate
da 121 schede di lavoro. Ci sono indicate le trasformazioni per
avere un’Italia diversa, sostenibile, inclusiva, resiliente, equa.
Gli obiettivi
Ciò è possibile con obiettivi quali la rivoluzione verde, la
digitalizzazione e l’innovazione sia nel pubblico sia nel privato, la
parità e l’inclusione di genere. Insomma, tutti elementi di cui da
tempo si sta parlando e riflettendo, a ragione, ovviamente. Il
sospetto è che anche il piano di Colao e della sua task force di
esperti diventi un ulteriore libro da “studiare”, mentre si lascia
alle virtù degli italiani la capacità di passare dalla teoria alla
pratica. Intanto, il tempo passa.
I settori di intervento e le proposte
I settori individuati sono: Imprese e Lavoro, Infrastrutture e
ambiente, Turismo, Arte e Cultura, Pubblica amministrazione,
Istruzione, Ricerca e competenze, Individui e famiglie.
Tra le proposte: promuovere lo smart working, eliminare il
contagio del coronavirus dalle responsabilità penali del datore di
lavoro, consentire il rinnovo dei contratti a termine, rimandare il
saldo imposte 2019 e il primo acconto 2020, rinegoziare i
contratti di locazione ripartendo il rischio tra locatore e

conduttore. E ancora: potenziare i pagamenti elettronici,
incentivare le aggregazioni tra piccole imprese defiscalizzando la
quota di maggior reddito derivante dall’operazione, sviluppare un
ecosistema digitale salute, in modo che siano resi disponibili i dati
sanitari di tutti ai sanitari, così che si possa essere curati in ogni
luogo al meglio. Per le infrastrutture strategiche si invoca
l’applicazione pura e semplice delle direttive europee anziché del
codice appalti. Tra le necessità: unica rete in fibra ottica con
accessi in tuti gli edifici della pubblica amministrazione e lo
sviluppo delle reti 5G adeguando i livelli emissione
elettromagnetica ai valori europei, anche con voucher per
sostenere l’accesso alla banda larga delle fasce meno abbienti.
Importanti, per la task force, creare presidi di welfare di
prossimità nelle città e adottare la valutazione dell’impatto di
genere per ogni iniziativa legislativa, regolamentare e politica,
con incentivi per assumere donne vittime di violenza.

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