Pil italiano a – 14% con un secondo lockdown: lo stima l’Ocse

Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, è il rischio che corre l’Italia se il virus dovesse ripresentarsi in autunno

Il Pil in Italia potrebbe subire una sonora contrazione arrivando a  – 14% nel caso in cui la pandemia dovesse rivitalizzarsi nel prossimo autunno e fosse necessario un secondo lockdown. Ne è convinta l’Ocse che prevede una piccola ripresa nel 2021, secondo una forbice tra il 5,5% (nella situazione migliore) e il 7,7% (nel caso peggiore).

Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, inoltre, il rapporto debito-Pil del nostro paese potrebbe fare un balzo al 158% nel 2020, raggiungendo il 169,9% nello scenario più negativo, per poi attestarsi a quota 165,5% nel 2021.

Come se ne esce? In attesa del vaccino che potrà dare sollievo alla gente e all’economia di tutto il mondo, l’Ocse ritiene utili le misure portate avanti dal nostro Governo, per sostenere i settori particolarmente colpiti, ma sottolinea che va realizzato un intenso programma di riforme strutturali per far ripartire i consumi, limitare la disoccupazione, accelerare la ripresa (insomma, quello che dicono tutti: si passerà, dopo la riflessione, al “fare”, all’azione?).

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