Corte dei Conti: bisogna tagliare le tasse

Per i magistrati contabili si tratta di una misura non più rinviabile

Durante la cerimonia della Parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2019, il 24 giugno, i magistrati contabili della Corte dei Conti hanno sottolineato come non sia più rinviabile il taglio delle tasse davanti a un futuro che si sta delineando particolarmente gravoso e che potrebbe aprire alla possibilità di poter fare più debito, necessario ma in modo credibile. Serve per i magistrati un intervento mirato in maniera fiscale per ridurre le aliquote sui redditi di dipendenti e pensionati.

Per il procuratore generale facente funzioni, Fausta Di Grazia, “l’alleggerimento della fiscalità potrebbe evitare, soprattutto in un momento di crisi globale, la costante erosione del potere d’acquisto delle famiglie e un’ulteriore contrazione del mercato interno, che non favorisce il gettito erariale”.

Secondo il presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscema, non si può più rimandare l’avvio di un solido sviluppo infrastrutturale del Paese, mettendo le risorse disponibili “a contrastare le fragilità e il disorientamento portati dagli effetti economici della crisi cogliendone anche le opportunità, come lo “sviluppo dell’economia digitale e delle reti”. In fretta.

 

 

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