TIVOLI – Omicidio in frutteria, eseguita l’autopsia su Said

L’esito dell’esame tra 60 giorni. Intanto l’assassino a Rebibbia dà segni di squilibrio mentale

Fatale sarebbe stato il colpo al cuore, ma a stabilire con precisione la causa del decesso saranno i risultati dell’autopsia.
Stamane, mercoledì primo luglio, presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Università “La Sapienza” di Roma è stato effettuato l’esame sulla salma di El Said Abdelsalam Abdelbaky Elkoumy, per tutti “Said”, il 28enne fruttivendolo egiziano ucciso lunedì pomeriggio 29 giugno davanti al suo negozio “L’Angolo della Frutta” di via Sardegna a Villa Adriana.
Ad effettuare l’autopsia è stata la dottoressa Benedetta Baldari, il medico legale al quale oggi stesso è stato conferito l’incarico peritale da parte del pubblico ministero della Procura di Tivoli Giuseppe Mimmo, titolare dell’inchiesta sul delitto.
La consegna della relazione è prevista entro 60 giorni.
Intanto l’indagine è appena agli inizi. Il magistrato ha aperto un fascicolo per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione a carico di Ahmed Badr, il ragazzo egiziano di nemmeno vent’anni fermato dai carabinieri della Compagnia di Tivoli subito dopo l’accoltellamento.
L’inchiesta punta a chiarire se il giovane sia arrivato armato al negozio della vittima oppure se abbia afferrato nel locale il coltello da cucina a punta trovatogli in tasca dai carabinieri. Decisive in tal caso le testimonianze dei presenti e le registrazioni delle telecamere di esercizi commerciali adiacenti.
Ahmed Badr, senza fissa dimora, è detenuto presso il carcere di Rebibbia in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Secondo indiscrezioni, nel penitenziario l’assassino darebbe segni di squilibrio mentale.

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