Diecimila nati in meno per l’Italia del futuro

La caduta della natalità iniziata già da tempo potrebbe avere un’accelerazione nel dopo Covid: secondo l’Istat

Una previsione che accelera l’andamento negativo delle nascite in Italia tipico degli ultimi anni: secondo l’Istat, come risulta dal suo rapporto annuale presentato il 3 luglio, ci potrebbero essere 10mila nati in meno, ripartiti per un terzo nel 2020 e per due terzi nel 2021. Una denalità che sarebbe il primo grande effetto della pandemia e che quindi tiene conto del clima di incertezza e paura in atto, nonché del peggioramento dell’occupazione. I dati presuppongono meno 426mila nati nel bilancio finale dell’anno in corso, mantenendosi sui 396mila, nel caso di prosecuzione delle condizioni sfavorevoli, in quello del 2021. Eppure, la famiglia è sempre messa al primo posto, dice l’Istituto Nazionale di Statistica: durante la quarantena c’è stato persino un miglioramento dei rapporti famigliari, almeno secondo quanto dichiarato dagli intervistati che ne rilevano un peggioramento solo nel 3% dei casi.

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