GUIDONIA – Crisi 5 Stelle, Barbet accusa il Pd: “Hanno vinto le logiche di spartizione”

Il comunicato del primo cittadino dopo il mancato accordo

Un PD eterodiretto e senza coraggio rifiuta di sostenere politicamente la nostra città. Ce lo aspettavamo, ma il tentativo era doveroso.
Nonostante numerosi contatti diretti e riunioni in Regione, oggi sono venuto a sapere da notizie di stampa che il PD regionale ha deciso di non accettare la nostra proposta di governo della città incentrata su punti programmatici comuni ed importanti come il contrasto al TMB, le possibilità della Ryder Cup, lo sviluppo culturale e produttivo della Città e molto altro.
Per piena trasparenza voglio dare qualche dettaglio. Al dialogo con il PD ho partecipato io, il Capogruppo Matteo Castorino e la Capogruppo in Regione Roberta Lombardi, mentre per il PD solo ed esclusivamente il capogruppo regionale Marco Vincenzi e il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori. Neanche un consigliere guidoniano dei quattro eletti o chiunque altro della loro segreteria locale, completamente esclusi da un dialogo che evidentemente nelle logiche del PD non attribuiva loro lo spessore e la fiducia necessari a sostenere la cosa. Io avrei voluto vi fossero, invece, perchè penso che nessuno più dei consiglieri del territorio possa avere appieno il polso della situazione.
La prima richiesta del PD è stata incredibilmente da vecchia politica: non parliamo di temi, ma di cariche e potere. Vogliamo 4 assessori. Irricevibile e irrispettoso.La nostra controproposta è stata invece chiara e rispettosa: ragioniamo insieme sui punti da portare a compimento e troviamo nominativi condivisi anche per le cariche che sono da colmare, le due deleghe assessorili e la presidenza del consiglio, compresi i vice.

Ma nulla da fare. Le logiche di spartizione hanno avuto la meglio e senza neanche ascoltare i 4 consiglieri del PD locali, i potentissimi regionali hanno gettato alle ortiche quanto di buono poteva essere fatto per la nostra città.

Loro, come chi ci ha messo in questa situazione, se ne prenderanno tutte le responsabilità politiche.

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