Consumi: il calo è ancora tanto, del 15,2%

Sono ancora molto, troppo, prudenti i comportamenti delle famiglie per quanto riguarda i consumi: a giugno, nonostante quasi tutte le attività siano tornate operative e siano venuti meno i vincoli alla mobilità interna e, progressivamente, con i paesi dell’area Schengen, il recupero delle attività economiche rimane difficile e complesso. La Confcommercio sottolinea come, nel confronto annuo, l’indicatore dei consumi (ICC) segnala un calo del 15,2%, numero meno negativo se confrontato con il trimestre precedente, ma ancora lontano dai valori pre-Covid. Se per l’alimentare, dopo il moderato aumento registrato nei mesi di lockdown, si conferma una stabilizzazione, per altri segmenti il rimbalzo di aprile e maggio ha solo attenuato i contorni di una situazione estremamente grave. La filiera turistica va molto male, risvolti negativi pure per l’abbigliamento e le auto. Il che presuppone una revisione della variazione del PIL per il 2020 del -9%/-10%.

 

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