Assunzioni: 83% in meno ad aprile rispetto al 2019

Il Covid continua a lasciare altri brutti numeri: niente lavoro per grosse percentuali di persone durante la quarantena. Ma chi lavora con il Libretto Famiglia è aumentato del 458%

In aprile, assunzioni giù dell’83%, a marzo del 45%, con
contrazioni di -39% (per un totale di 1.493.286) nel primo
quadrimestre dell’anno , rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo
fa sapere l’Osservatorio sul precariato dell’Inps: numeri dovuti
all’emergenza legata alla pandemia Covid-19 e alle conseguenti
restrizioni (obbligo di chiusura delle attività non essenziali)
nonché alla più generale caduta della produzione e dei consumi.
Nella fluttuazione negativa sono coinvolte tutte le tipologie
contrattuali ma sono accentuate le assunzioni con contratti di
lavoro a termine (stagionali, intermittenti, somministrati, a
tempo determinato).
In particolare, il tempo determinato nel periodo gennaio-aprile
2020 ha coinvolto 198.592, anch’esse in flessione rispetto allo
stesso periodo del 2019 (-29%; -48% per il mese di aprile). In
crescita (+16%) risultano invece le conferme di rapporti di
apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo ma,
ad aprile, la variazione rispetto al corrispondente mese del 2019
è risultata nulla. I lavoratori impiegati con Contratto di
Prestazione Occasionale (CPO) ad aprile 2020 sono stati 4.285 (in
forte diminuzione rispetto allo stesso mese del 2019). L’importo
medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta
pari a 240 euro. I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia
(LF), invece, ad aprile 2020 sono stati 51.614, in aumento del
458% rispetto ad aprile 2019. Questo per via dell’introduzione del
bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting previsto dal decreto

Cura Italia, il cui pagamento è effettuato proprio con i titoli del
Libretto Famiglia.

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