I commercialisti alzano la voce: saranno ascoltati?

Baluardi delle nostre tasse, minacciano lo sciopero a settembre contro l’ingorgo fiscale in atto. Ma anche i consulenti del lavoro sono in agitazione. Le testimonianze dal territorio

I commercialisti, ‘difensori’ delle nostre dichiarazioni dei redditi
(e di tante altre informazioni), minacciano lo sciopero, e a
oltranza, come l’astensione dall’invio di dati fiscali in occasione
delle prossime scadenze di settembre e successive. Perché? Ce ne
dobbiamo preoccupare? Abbiamo chiesto ad alcuni di loro che
operano nel nostro territorio cosa sta succedendo e che cosa può
accadere nel prossimo futuro. Nelle parole ascoltate, un’attività
in prima linea, ora, ma pure durante i mesi pesanti della
quarantena quando aziende e privati si sono rivolti a loro per
capire come muoversi e arginare le difficoltà in atto. E c’è pure
un’altra categoria di professionisti in allarme, i consulenti del
lavoro, i ‘dottori’ delle aziende che spiegano le loro ragioni. Le
interviste sul prossimo numero di Tiburno in edicola domani 28
luglio.

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