GUIDONIA – Teatro Imperiale, i grillini non pagano i gestori: “Dateci i soldi del nostro lavoro”

Nel 2014 l’Associazione Culturale San Babila vinse il bando per due stagioni teatrali: finora ha ricevuto un acconto di 12.500 euro a fronte del contratto di 180 mila euro.

Sul palco si alternarono artisti del calibro di Giancarlo Giannini, Massimo Dapporto, Tullio Solenghi, Gianfranco Jannuzzo, Marisa Laurito eMarco Cavallaro. Mostri sacri del palcoscenico che animarono il Teatro Imperiale di Guidonia ma i relativi cachet furono anticipati di tasca propria dai gestori.

In realtà il bando del 2014 prevedeva per la gestione biennale un corrispettivo di 180 mila euro per l’Associazione Culturale San Babila di Anna Greggi e Gennaro D’Avanzo, direttore artistica gia’ pluripremiato con Ambrogino d’Oro a Milano nel 2011 e direttore del Teatro San Babila di Milano per oltre 30 anni.

“Dateci i soldi del nostro lavoro”, chiedono a gran voce in un comunicato stampa la Greggi e D’Avanzo evidenziando che il Comune, terminato il periodo di gestione, non ha rispettato le scadenze per il pagamento delle fatture regolarmente emesse. “Ormai sono passati più di cinque anni – scrivono i due direttori del Teatro di Guidonia – Abbiamo ricevuto solamente un acconto nel 2014 di 12.500 euro a fronte del contratto di 180.000 euro.

Considerando l’attuale stato di chiusura dei teatri per il Covid19 e le relative ristrettezze per le sale teatrali al chiuso, ci troviamo in una situazione drammatica. Nel frattempo è cambiata la giunta, ma il risultato è sempre lo stesso. Non rispondono alle nostre numerose email e non ci pagano”.

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