Il Palazzetto di Guidonia, dopo la costruzione quale futuro?

Il Palazzetto di Guidonia, dopo la costruzione quale futuro?

Attesa per il bando, le associazioni sportive locali difficilmente potranno caricarsi i costi di gestione. Affidamento a Coni o federazioni la strada più percorribile


di Valerio De Benedetti

Una trafila infinita per la costruzione, anni di fermo, difficoltà amministrative. Oggi però, il Palazzetto dello Sport di Guidonia può finalmente dirsi concluso a 14 anni dall’inizio dei lavori. Ora però comincia la parte più complicata. Quale sarà l’obiettivo dell’impianto, una volta completata la struttura? L’Amministrazione ne parla in termini ottimistici, guardando al futuro con positività, e non potrebbe essere altrimenti, visti i soldi investiti in questi anni. La speranza del Comune è che possa diventare un punto di riferimento in primis per la città, ma anche e soprattutto per tutta la regione e perché no, anche per l’intero paese.

L’opera è di certo attrezzata, all’avanguardia, ampia, ma non sembra andare incontro alle esigenze delle associazioni sportive del territorio, che interpellate, hanno sottolineato gli altissimi costi di gestione stimati, nonostante tutte si siano dette affascinate dalla struttura. Difficile anche pensare a un unione delle forze da parte di tutte le realtà sportive di Guidonia. Sia per motivi economici, sia per una questione amministrativa e organizzativa. Il rischio è di incorrere negli stessi errori che hanno portato alla mal gestione del Palazzetto di Tivoli.

La soluzione suggerita dagli interpellati, o almeno quella più probabile e di sicuro ritorno per le casse del Comune e dei gestori, sembra essere quella dell’affidamento dell’impianto a una federazione (Es. FIPAV o la FIP), se non addirittura al Coni, come da piani al momento della presentazione del progetto. In questo modo il Palazzetto potrebbe diventare sede di eventi importanti a livello nazionale ma anche internazionale, scenario che di certo riqualificherebbe la zona dove sorge e aiuterebbe le imprese circostanti. A patto però che il Palazzetto diventi anche un importante punto di riferimento per i cittadini e per le scuole della città, che potrebbero usufruire dell’impianto per le ore di educazione fisica. Ma al momento rimangono solo ipotesi o forse speranze. C’è attesa per conoscere il bando, che dovrebbe essere pubblicato entro fine anno, promette l’amministrazione. Solo allora si avranno delle risposte.

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(Hanno partecipato alla stesura del servizio Valerio De Benedetti, Annamaria Iantaffi e Fulvio Ventura)

 

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