TIVOLI - Altro che sterpaglie, ecco cosa è andato a fuoco nell’ex Stacchini

TIVOLI – Altro che sterpaglie, ecco cosa è andato a fuoco nell’ex Stacchini – VIDEO

di Marcello Santarelli

Per domarlo ci sono volute tre squadre dei vigili del fuoco e diverse ore di lavoro. Ore in cui i cittadini di Tivoli Terme e Villalba di Guidonia, oltre ai bagnanti delle Terme e delle polle sorgive di via del Barco, hanno assistito all’ennesimo rogo tossico di eternit, frigoriferi, mobili, divani, pneumatici e rifiuti di ogni genere abbandonati.

E’ in sintesi il bilancio dell’incendio divampato ieri pomeriggio, domenica 2 agosto 2020, all’interno dell’ex polverificio Stacchini, nel Comune di Tivoli. Secondo i rilievi dei pompieri del Distaccamento di Villa Adriana, non sembrano esserci dubbi sull’origine dolosa delle fiamme, divampate in almeno tre punti diversi dove le squadre sono intervenute da sole non essendo state autorizzati anche i moduli della Protezione civile a penetrare all’interno del sito. A stabilire con precisione se sia stata o meno opera di uno o più piromani saranno le indagini della Polizia locale e del Commissariato di Tivoli intervenuti sul posto.

I sindaci di Tivoli e Guidonia Montecelio Giuseppe Proietti e Michel Barbet sulle rispettive pagine istituzionali Facebook hanno invitato i cittadini a chiudere le finestre delle abitazioni e a non uscire da casa. Secondo Barbet a bruciare sarebbero state sterpaglie e plastica. Le immagini e le fotografie di Tiburno.Tv dicono altro. Sempre a Tiburno.Tv affidano la loro rabbia Maurizio Zaccagnino e Giovanni Bastianelli, due protagonisti delle lotte anti-roghi che da anni affliggono in particolare Villalba di Guidonia e Tivoli Terme. Il 12 luglio 2017 Zaccagnino e Bastianelli insieme ad altri membri del Comitato spontaneo organizzarono una riunione di oltre 500 cittadini che firmarono un esposto alla Procura della Repubblica finito nel dimenticatoio.

MONTAGGIO VIDEO DI VALERIO DE BENEDETTI

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