I consigli alimentari per sconfiggere la “sindrome da rientro al lavoro”

Tra luglio ed agosto siamo soliti liquidare amici e colleghi con la solita frase “ne riparliamo a settembre”, in più, falsamente armati di tenacia e forza di volontà, promettiamo a noi stessi che settembre, sempre nell’ ottica che sia lontano anni luce, sarà il mese della svolta. Ma in uno schiocco di dita settembre arriva. Siamo depressi, avviliti, pensando agli aperitivi al tramonto, alle gite in barca, al venticello in riva al mare, ai lunghi bagni rinfrescanti con la sola voglia di sbattere la testa contro lo schermo del computer.

Tranquilli, è la sindrome da rientro dalle ferie, colpisce un po’ tutti, è fisiologica e passerà in pochi giorni. Può a tal proposito una corretta alimentazione essere di aiuto nel gestire meglio questo fastidiosissimo stato d’ animo?

La risposta è si.

Non preoccupatevi se provate una leggera insonnia che vi porta ad essere deconcentrati sul posto di lavoro. Una giusta dieta ci è di aiuto in quanto alcuni alimenti interferiscono con la digestione e con la produzione di mediatori chimici fondamentali per un sonno ristoratore. Diversi studi hanno provato che gli alimenti contenenti triptofano migliorano gli indici del sonno rispetto ai controlli:

Sono dunque consigliabili:

  • Funghi
  • Mandorle
  • Miele
  • Anacardi
  • Cioccolato
  • Uova
  • Spinaci, legumi, zucchine
  • Cereali (specialmente se integrali).

Questo spiega perché a cena non ha senso bandire pasta, riso, orzo, specialmente se si vuole riposare bene. Via libera anche a verdure come spinaci, carciofi, lattuga, bieta, zucchine per la presenza di magnesio che aiuta il rilassamento.

Bollino rosso invece per la carne rossa, il pesce grasso, i formaggi stagionati, gli alimenti in scatola e ricchi di sale.

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