I consigli dell’esperto Fabrizio Cherubini (Autocarrozzeria Fuori Serie)

No ai “prodotti magici”

I graffi sulla carrozzeria sono il peggiore incubo per un automobilista e, purtroppo, sono molto diffusi. Da diverso tempo ormai gli utenti sono inondati da una serie di “prodotti magici”, che durante gli spot riescono in pochissimo tempo ad eliminare il danno. “Questi prodotti- ha affermato l’esperto- sono un bluff. Ciò, che viene mostrato non corrisponde al vero, anche perché i graffi possono essere di diverso tipo e, quindi, varia il trattamento. Nel caso delle sportellate oltre alla striscia si crea anche un bozzo, che può essere eliminato in carrozzeria”.

I nemici della carrozzeria

La carrozzeria di una vettura ha due nemici pericolosi: l’acqua e il sole. Alcuni automobilisti hanno l’abitudine di riparare l’auto sotto il sole con un telone e la conseguenza secondo il titolare dell’Autocarrozzeria Fuori Serie è la:” comparsa di umidità, che può creare problemi. Infiltrandosi, ad esempio, fra le guarnizioni dello sportello l’acqua provoca problemi da risolvere prontamente. La Citroen C1 è una vettura che ha questi deficit anche a causa degli stop, dove passa l’acqua. Il sole, invece, danneggia dopo una permanete esposizione soprattutto il cofano e la parte superiore del mezzo.

L’incubo nidi

Molti automobilisti sono costretti a parcheggiare le automobili fuori e dato che il sole è un “nemico” della carrozzeria in tanti cercano riparo all’ombra, ma in questo:” caso – ha affermato Cherubini- gli alberi nascondono i nidi degli uccelli ed i loro escrementi sono corrosivi. E’ necessario ricordare che anche la resina di alcuni alberi può creare problemi, quindi, attenzione a dove si lascia l’auto. Mettere l’automobile all’ombra e basta non è sufficiente, per preservala da eventuali problemi”.

La leggendaria Augusta del ’33

Riportare in vita una vettura storica restituendole il suo antico splendore non può non regalare una grande :”soddisfazione – ha affermato il titolare dell’Autocarrozzeria Fuori Serie- per chi lavora con passione come noi. Le auto storiche sono soggette a trattamenti particolari, perché la carrozzeria e la vernice non sono certo paragonabili alle vetture moderne. Abbiamo impiegato otto anni per ridare vita ad una Lancia Augusta del ’33 e abbiamo rimesso su strada, dopo un lungo lavoro, anche una Alfa GT degli anni ’60. Quando incontro per strada la “mia” Alfa Romeo ho una piacevole sensazione”.

Fernando Giacomo Isabella

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