GUIDONIA – Limite di velocità fantasma, il Comune non paga i danni delle buche

Risarcimento negato per un fantomatico limite di 30 km orari in via Longarina

“La buca si trova lungo un tratto viario con limite massimo di velocità di 30 km/h”.
Si legge così nel diniego all’istanza presentata da Carmine D’Urso con la richiesta di risarcimento danni per l’incidente avvenuto il 12 gennaio 2018 in via della Longarina, a Guidonia.
L’Ufficio Sinistri intende liquidare così l’incidente capitato al 50enne giornalista che ha inviato una mail alla Polizia municipale per conoscere se e quando sia mai stata emessa un’ordinanza in tal senso nel tratto della Longarina compreso tra via Lamarmora a Villanova e Corso Italia a Villalba.
Nessuna segnaletica presente, nessuna ordinanza negli archivi del comando vigili. Anzi, essendo un tratto fuori dal Centro abitato si può viaggiare ben oltre i 50 all’ora.
Eppure, l’amministrazione si è detta convinta che se D’Urso fosse andato piano e avesse rispettato il limite, l’auto non si sarebbe danneggiata in una delle tante buche disseminate sulle strade della città.
La sera del 12 gennaio 2018 il giornalista subì il danneggiamento della ruota anteriore della sua Mercedes A180 in un “cratere”, pieno d’acqua situato a un centinaio di metri dall’incrocio con Corso Italia.
Il giorno prima i vigili urbani avevano rilevato un incidente identico e avevano segnalato la presenza della stessa buca con richiesta di intervento urgente e messa in sicurezza. Naturalmente nessuno era intervenuto.
Il giallo resta: dove sta il limite dei 30 all’ora?
L’unico esistente in via Longarina è quello istituito nel 2011 nel tratto compreso fra l’intersezione con viale Roma e l’incrocio con via Trento, ossia in corrispondenza del famigerato cavalcavia inaugurato chiuso il 31 ottobre 2019 causa vibrazioni anomale.

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