Affidare i bambini alla scuola: scelta saggia? C’è chi la pensa diversamente…

Molti genitori ci hanno visto lungo in questo periodo di ripartenza (e noi ci domandiamo: è proprio una ripartenza, quella che si sta verificando, o è un silenzioso e lento ritorno al passato?). Questi stessi genitori sono proprio quelli che si aspettavano le chiusure delle scuole. Ecco perché un metodo – pressoché sconosciuto o poco adottato nel nostro sistema –  sta ricominciando a diffondersi e a tornare utile per molte famiglie: la scuola parentale. La cosiddetta “homeschooling” (la forma di apprendimento in casa) è non solo un modo per tutelare i bambini e ragazzi dalla diffusione di contagio, ma potrebbe anche essere una forma di protesta contro le inefficaci e poco chiare normative in atto che svantaggiano in primis gli studenti. Ecco perché molte stime recenti hanno rilasciato che, negli ultimi tempi, sono circa 4mila le famiglie italiane che hanno adottato l’educazione parentale.

Bloccare delle lezioni in presenza e tornare alla didattica a distanza (etichettata in quarantena con il termine “DaD”) vuol dire rallentare un sistema d’istruzione, poiché non tutte le scuole e non tutte le famiglie del Paese sono ancora dotate degli strumenti indispensabili allo studio. Ultimo, ma non meno importante (poichè il dibattito sarebbe ancora più ampio) stiamo crescendo delle nuove generazioni che vivono nella paura del prossimo, visto come un potenziale pericolo.

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