Tivoli storica capitale del commercio

Oggi coloro che nel commercio hanno raggiunto il top analizzano numeri, grafici e flussi provando ad incrementare il profitto. C’è anche chi legge i volumi pubblicati dai “maestri” del marketing, oppure non manca neppure chi non perde una puntata di “Billions”, per comprendere il modo corretto per realizzare un grande business. Ovviamente, poi, le attenzioni dei professionisti del settore sono indirizzate nel comprendere quale possa essere la miglior location per accumulare quattrini. Un tempo molto lontano, il posto perfetto per accumulare ricchezza era senza dubbio l’antica Tibur. Era il punto di confluenza perfetto ed era già noto ai Sabini (antico popolo italico dell’Italia centrale. La loro zona di insediamento era la Sabina, area compresa all’incirca tra l’alto Tevere, il Nera e l’Appennino marchigiano, in corrispondenza cioè dell’odierna provincia di Rieti e della confinante regione dell’alto Aterno in provincia dell’Aquila) e Latini (popolo italico di lingua indoeuropea, storicamente stanziato, a partire dalla seconda metà del II millennio a.C., lungo la costa tirrenica della Penisola italica, nella regione del LatiumHanno dato un contributo determinante alla formazione del popolo di Roma). Una fondamentale conferma della centralità di Tivoli come luogo dedicato al commercio è il Santuario di Ercole Vincitore ( è uno dei maggiori complessi dell’architettura romana in epoca repubblicana. Rientra nella tipologia dei santuari cosiddetti ellenistici, risalenti ai secoli II-I a. C. ) protettore dei commercianti e dei luoghi utilizzati per le negoziazioni.

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di Fernando Giacomo Isabella

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