Ieri come oggi: 47 anni fa, l’epidemia di colera rinviava l’ingresso nelle scuole

L’epidemia di colera, che contò 277 casi e complessivamente 24 decessi, arrivò in Italia dall’Indonesia infettando le regioni Campania, Puglia e Sardegna.

In Campania, quel 1° ottobre del 1973, la campanella non suonava.

Tutto ebbe inizio quando vennero registrati due casi di “gastroenterite acuta” a Torre del Greco. Fu però nei giorni a seguire che venne decretato il passaggio da quella di una malattia con pochi contagi ad una vera e propria epidemia. Negli ospedali limitrofi alla zona di Napoli venivano progressivamente ricoverati degli ammalati con i sintomi dei primi due ricoveri a Torre del Greco (diarrea, vomito, crampi alle gambe). Ciò che viene riportato dalle cronache è la situazione di psicosi che si diffuse in quel periodo.

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Oggi, 47 anni fa, le scuole della Campania rimasero chiuse e venne rinviato l’inizio delle lezioni al 25 ottobre. La situazione, d’altro canto, non era migliore neanche nel resto dello stivale italiano: ci si preparava, infatti, ad impostare la didattica a turni. Il colera durò dal 20 agosto al 12 ottobre e dopo essere partita dall’Indonesia, si diffuse in Bangladesh, in India, nell’Unione fino ad arrivare agli ultimi focolai in Azerbaijan.

Fu vietato alla popolazione di fare il bagno nelle spiagge, vennero annullate partite, chiusi molti luoghi pubblici, cinema, università. Alcune partite di calcio nell’area pugliese vennero annullate e rimandate e in più nacquero delle rivolte da parte dei commercianti: famosa fu quella quella dei pescatori a seguito del sequestro delle cozze.

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La situazione di allora somiglia, drammaticamente, alla situazione di oggi, 1° ottobre 2020.

 

consultazione online: Ansa

 

 

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