GUIDONIA – Covid a scuola, la protesta delle mamme: “non mandateci al drive in si attivi l’unità mobile”

Le mamme delle due classi in quarantena dell'I.C. Garibaldi scrivono al Sindaco e alla Asl Roma 5

Il primo tampone rapido lo hanno potuto effettuare presso l’Unità Mobile ma il secondo dovranno  farlo mettendosi in fila al Drive In della Asl Roma 5 se vorranno tornare a scuola dopo il prossimo 12 ottobre, termine dell’isolamento fiduciario . è la situazione di circa 40 bambini dell’I.C. Garibaldi di Setteville di Guidonia dove due classi  e le rispettive famiglie sono state poste in quarantena dallo scorso 2 ottobre.

Una richiesta che ha scatenato l’ira dei genitori: “oltre 40 bambini e rispettive famiglie dovrebbero invadere i Drive In della Asl Roma 5, già collassati, dove i tempi di attesa superano le 5 o 6 ore” – dice F. una delle mamme in quarantena – “Una situazione impensabile con figli piccoli, chiediamo che venga stabilita nuovamente la postazione mobile, come per il primo tampone, non si parla di una persona ma di oltre 40 famiglie”.

Per questo i genitori si sono attivati con una lettera indirizzata al Sindaco e alla Asl Roma 5 per chiedere l’intervento dell’unità mobile: “Non siamo la prima classe in quarantena e non saremo l’ultima, serve un’organizzazione che aiuti le famiglie con bambini in questo momento di difficoltà, e eviti il collasso del sistema” . (El.Gio)

A seguito riportiamo il testo della Lettera: 

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Spett.le ASL Roma 5
Spett.le Sindaco

scriviamo per chiedervi di non abbandonare i nostri figli a metà di un percorso che pensavamo fosse forgiato a misura di bambino e non disegnato allo scopo di ottenere informazioni da dare in pasto ad una statistica sanitaria sterile.

Nonostante abbiamo apprezzato notevolmente l’efficienza del servizio offerto dall’unità mobile e la professionalità degli operatori che vi hanno lavorato, ciò che ci sorprende negativamente è il fatto che, dopo essere stati inseriti in un percorso di screening per la valutazione epidemiologica, ci viene imposto di fare un ulteriore tampone recandoci presso uno dei drive in aziendali. Ciò significa che quaranta famiglie il 12 ottobre saranno costrette a trascorrere 7-8 ore in auto (questo il tempo medio di attesa ai drive in della Asl RM5), allungando la quarantena fino all’esito del test.

Sottolineando che il “contatto diretto” è avvenuto in classe dove i bambini sono mantenuti in posizione statica e distanziata come previsto dalle norme vigenti e che la necessità di ripetere il tampone a fine quarantena dipende dalla valutazione del  Ddp, ci saremmo aspettati che un risultato negativo al test effettuato dopo 9 giorni dall’ultimo contatto fosse l’evidenza scientifica che riabilita un bambino ad uscire dall’isolamento della quarantena. Nonostante ciò, preso atto che comunque il termine della quarantena è stato fissato al giorno 12 ottobre e preso atto anche che la ASL RM5 ritiene necessario sottoporre i bambini ad un ulteriore esame invasivo, esigiamo che la ASL continui ad operare con le medesime modalità fin qui adottate, organizzando un’unità mobile dove i bambini possano essere nuovamente sottoposti al test. Ciò significherebbe tutelare gli alunni coinvolti riservando loro un percorso protetto così come dovuto all’infanzia e permetterebbe alla ASL di avere un quadro epidemiologico completo ai fini di uno studio longitudinale.
Certi di un Vs rapido riscontro, porgiamo cordiali saluti.

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