Coldiretti Lazio – Nobel a WFP: “Da sempre connubio tra cibo e pace”

“Solo durante il lockdown è aumentato di mezzo milione in tutta Italia il numero di poveri che ha bisogno di aiuti per l’acquisto di alimenti, salito ora a 4 milioni"

L’organizzazione dell’ONU, la WFP (World Food Programme) ha vinto il Nobel per la Pace lo scorso venerdì, 8 ottobre 2020. La pandemia di Covid-19 potrebbe far sprofondare nella fame cronica ulteriori 130 milioni di persone entro la fine del 2020, con la mancanza di cibo che colpisce nuove fasce della popolazione. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base del Rapporto Annuale delle Nazioni Unite.

In Italia sale a 4 milioni il numero di poveri, che con l’aggravarsi della situazione in autunno per le conseguenze dell’emergenza Covid-19, saranno costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari.

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Ecco le parole del Presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri:

“Un connubio indissolubile quello tra cibo e pace, sancito sin dall’antichità, a cui anche le tradizioni e le religioni di tutto il mondo, hanno da sempre attribuito una grande sacralità. Il cibo rappresenta uno strumento di confronto e condivisione, che rende possibile l’integrazione. Un elemento che unisce, apre al dialogo e consente la diffusione di culture diverse”. Il cibo è tornato ad essere un elemento strategico negli equilibri internazionali con una corsa agli accaparramenti e guerre commerciali, che alimentano tensioni e nuove povertà. E questa decisione lo conferma”.

Fra i nuovi poveri coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.

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