GUIDONIA - Non vigila sugli abusi, Comune condannato: pagano i contribuenti

Il Tar accoglie la richiesta di una 59enne di Setteville Nord che a giugno 2019 aveva denunciato all’amministrazione Barbet irregolarità nel fabbricato del confinante. Da allora silenzio tombale: rimborso di 1000 euro di spese legali alla donna

Prima un esposto, poi le rassicurazioni di un intervento immediato. Infine un’attesa lunga un anno senza avere risposte. Un’inerzia troppo lunga per un’amministrazione pubblica che ha il dovere di vigilare sull’assetto del territorio e di dare risposte ai cittadini che denunciano eventuali abusi edilizi.

Per questo ieri, giovedì 15 ottobre, il Tar del Lazio ha condannato il Comune di Guidonia Montecelio a rimborsare mille euro per le spese legali sostenute da una 59enne residente nella zona Laghetto a Marco Simone, alla quale l’Ente deve fornire entro 30 giorni tutta la documentazione inerente la pratica edilizia oggetto della sua denuncia.

La vicenda è iniziata il 4 giugno dello scorso anno quando la donna presentò un esposto segnalando anomalie in un fabbricato confinante al suo di proprietà di un 50enne e della moglie 48enne, nel 2014 candidata alle elezioni comunali nella lista di Forza Italia. Soltanto il 24 dicembre 2019 il Comune rispose sostenendo che erano in corso accertamenti destinati a concludersi con una valutazione tecnica dell’8 gennaio 2020.

LEGGI ANCHE  A/24, disagi ai caselli per sciopero generale

Trascorsi altri sei mesi, il 19 maggio scorso la 59enne aveva sollecitato di nuovo l’Ufficio Urbanistica ad esercitare i poteri di vigilanza sull’assetto del territorio e di repressione degli abusi edilizi. Anche in quel caso il Comune aveva risposto che erano in corso accertamenti. Insomma, una presa in giro che ha convinto la donna a ricorrere al Tar.

I giudici amministrativi hanno riconosciuto che non è in dubbio l’interesse della 59enne ad avere una risposta, proprio in forza del requisito della vicinitas, trattandosi di un manufatto adiacente alla sua abitazione seppur ubicato nella strada parallela. Naturalmente l’inerzia dell’amministrazione a guida 5 Stelle ha un costo sulla collettività: i mille euro di rimborso delle spese legali.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.