Vendemmia

Vino: l’identità del nord-est

Tipico, a km zero, sostenibile: le aziende del nostro territorio lo producono così. E questa annata è di ottima qualità

Nel Lazio ci sono ben 26 marchi di vino tipico, la maggior parte bianco. I dati ancora in elaborazione segnalano che quest’anno la qualità è molto buona, anche se ce ne sarà meno in quantità. Il che potrebbe essere utile per smaltire le produzioni non vendute durante il lockdown, soprattutto per via della chiusura di ristoranti e bar. Nel numero di Tiburno in edicola il 20 ottobre, una piccola panoramica di aziende che resistono nonostante la crisi e che producono un vino locale e a km zero, cercando di dare voce alle tipicità del territorio del nord-est, unendo tradizione e innovazione. Qui infatti a casa nostra ci sono vitigni che deliziano il palato con varietà antiche a rischio scomparsa, come il ciliegiolo, altri che proliferano sulle colline di 600 metri, con produzioni piccole ma doc, come il Cesanese di Affile, altri ancora prosperano su terreni abbandonati e recuperati dalla caparbietà di chi non vuole rinunciare al “suo” vino, altri ancora che per sopravvivere sono venduti attraverso l’e-commerce e la consegna a domicilio, le strada giuste contro il covid e il crollo dei consumi in presenza. Tutti sono d’accordo, però: è la biodiversità, è il vino con “quel” gusto che indica “questa” zona a essere la mossa vincente.

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