Coronavirus – Nel Lazio si valuta il Coprifuoco

Sta terminando in questi minuti la riunione tra i Sindaci dei comuni del Lazio e la Regione Lazio coordinata da ANCI Lazio, in cui si è discusso della nuova evoluzione della curva della pandemia da coronavirus che richiede una ripresa di consapevolezza della situazione, e che vede proprio i Comuni protagonisti di un rinnovato impegno, in stretta connessione con la Regione.

Alla riunione hanno partecipato, oltre al Presidente di ANCI Lazio, Riccardo Varone, anche il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mauro Buschini e il Segretario Generale della Regione Lazio, Andrea Tardiola.

Il vicepresidente Leodori ha annunciato l’uscita di una ordinanza regionale che conterrà provvedimenti maggiormente restrittivi rispetto al DPCM dello scorso 18 ottobre

“Il confronto con l’ANCI Lazio e con i Sindaci è un momento importante – ha spiegato Leodori – che durante i mesi del lockdown ha portato enorme vantaggio per affrontare insieme questa situazione. Credo che la situazione di queste ultime settimane veda la necessità di riprendere questi momenti di condivisione.

Dobbiamo porre rimedio a una situazione preoccupante, stiamo preparando un’ordinanza che sarà firmata stasera o al più tardi domani in cui abbiamo raccolto alcuni provvedimenti ma volevamo prima confrontarci con voi per capire se possono esserci ulteriori possibilità di manovra. Vogliamo essere assolutamente chiari sul fatto che tutte le nuove norme sono state pensate per non pesare ulteriormente sulle attività commerciali, già duramente colpite dal primo lockdown.

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In breve questi saranno i provvedimenti che la Regione prenderà nelle prossime ore

Coprifuoco dalle 24 alle 5 di mattina. L’orario serve a quelle attività che fanno servizio al tavolo per non danneggiarle e limitare al massimo quegli assembramenti che tanto hanno preoccupato nelle ultime settimane. Questo provvedimento partirà probabilmente da venerdì sera;

Didattica a distanza nelle scuole superiori e nelle università. Dopo una conferenza con i rettori delle università del Lazio. DAD al 75% per le università garantendo il 25% in presenza con autonomia organizzativa da parte delle università. Scuole superiori al 50% in DAD, con autonomia organizzativa. Questo provvedimento partirà da lunedì;

Non interverremo con chiusura di esercizi commerciali nel fine settimana, questa è una misura che vorremmo porre in essere per singoli casi specifici, anche qui per non gravare sulle attività commerciali.

Individuazione di strutture interamente dedicate ai positivi da COVID-19 così da portare il numero dei posti letto dedicati a 2600 di cui 530 tra terapie intensive e subintensive.

In questo momento l’indice RT a Roma è a 1,2 e nel resto della regione a 1,5, dobbiamo fare in modo di abbassarlo perché i numeri che stiamo affrontando in queste ultime settimane parlano di 1200 positivi in tutto il Lazio, quando a marzo/aprile ne avevamo appena 232.

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Anche in questa situazione, sono sicuro che insieme, riusciremo ad uscirne. Dobbiamo stare attenti e resistere.“

Riccardo Varone, presidente di ANCI Lazio ha posto alcune questioni importanti e critiche per i Sindaci

“Ringrazio ancora una volta la Regione Lazio per l’atteggiamento positivo e propositivo che ha coinvolto i Sindaci del territorio nelle scelte legate a questa ordinanza condivisa con tutti noi.
Non sono decisioni facili da prendere ma il contenimento del COVID-19 è la priorità in questa fase, abbiamo davanti i mesi impegnativi e tutti dobbiamo impegnarci affinché non si debba ritornare a un lockdown totale: il sacrificio del “coprifuoco” credo che sia fondamentale soprattutto per contenere i movimenti nel fine settimana.
Vorrei esprimere una riflessione sugli aspetti più immediati dello smartworking, una soluzione che al 50% va benissimo ma che deve essere analizzata con la massima attenzione perché, soprattutto nei piccoli Comuni, si rischia di bloccare totalmente i lavori dell’amministrazione e dunque i servizi al cittadino.
Inoltre – ha concluso Varone – dobbiamo cercare di avere un maggiore attenzione nelle comunicazioni delle ASL soprattutto rispetto alle segnalazioni dei nuovi positivi e per il ritiro dei rifiuti: un aspetto difficile da gestire se non c’è rapidità di comunicazione. Se la Regione Lazio oggi è quella con il più alto numero di tamponi effettuati in Italia, risolvere queste problematiche renderebbe il processo ancora più efficace“.

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