GUIDONIA – Bombe sulla città, si ricordano i 19 morti del 1943

Sabato 24 ottobre il Memoriale organizzato dall’Associazione Umanista “Atlantide”: alle 16,30 la cerimonia istituzionale in piazza Matteotti e alle 19 racconti, storie e musica presso “Ecofficina” in viale Roma 245/B

Diciannove morti e trentadue feriti. Distrutti l’ufficio postale, alcuni edifici delle Case popolari, lo scalo ferroviario e il Castello Rosso. E’ il bilancio del bombardamento di Guidonia avvenuto il 24 ottobre del 1943. Un evento tragico che non tutti conoscono nella Città dell’Aria.

Per conservarne il ricordo domani, sabato 24, l’Associazione Umanista “Atlantide” organizza il terzo Memoriale, un evento che si svolge in base alle vigenti regole per il contenimento del Covid-19 in due location. Alle 16,30 in piazza Matteotti la deposizione della corona di fiori in memoria delle vittime del bombardamento. Alle ore 19 presso “Ecofficina” in viale Roma 245B racconti, storie e musica per ricordare l’evento e dire no ad ogni guerra. L’obiettivo è tracciare il solco del ricordo di un accadimento locale che si incrocia con la storia dell’Italia, molto spesso ignorato dagli abitanti.

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Quel 24 ottobre, poco prima dell’alba, gli aerei alleati della Raf effettuarono 25 incursioni di mitragliamento a bassa quota sull’aeroporto e sulla città e una su Montecelio. Secondo gli storici locali, fu sganciato un centinaio di tonnellate di bombe causando morte e devastazione. Tutto accadde dopo l’8 settembre 1943, quando il Governo Badoglio firmò l’armistizio con la resa incondizionata agli Alleati, per cui l’aeroporto di Guidonia fu abbandonato dalla maggior parte dei militari e dei civili e il 12 settembre fu occupato da truppe tedesche che resero funzionale.

La reazione degli alleati non si fece attendere e il 24 ottobre 1943 ci fu un primo bombardamento del Campo ad opera di 70 bombardieri inglesi Wellington. Nel frattempo le truppe tedesche di occupazione iniziarono lo smantellamento sistematico e il furto di tutte le attrezzature e materiali esistenti nelle strutture della DSSE (Direzione Superiore Studi ed Esperienze) caricate sui treni e portate in Germania.

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L’evento è su prenotazione telefonando al 348 3697705.

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