GUIDONIA – Rombo di motori per l’addio a “Flash” [Video]

Stamane nella chiesa di Sant'Alessio a case Rosse parenti, amici, colleghi e bikers per il funerale di Alessandro Petroni, il 45enne morto in incidente in moto sulla Tiburtina

Il feretro portato a spalla dal fratello maggiore e dagli amici. La sciarpa della Lazio sulla bara. Un gruppo di tifosi sventolano le bandiere e accendono i fumogeni biancoazzurri. Decine di biker danno gas ai loro bolidi parcheggiati nel piazzale.

Così stamane, venerdì 23 ottobre, parenti, amici, colleghi e motociclisti hanno salutato Alessandro Petroni, il 45enne dipendente del comune di Guidonia Montecelio morto in incidente stradale sulla Tiburtina domenica scorsa 18 ottobre.

Il funerale è stato celebrato nella chiesa di sant’Alessio a Case Rosse dal parroco Giampiero Casolaro davanti ai genitori Mario e Maria, al fratello maggiore Angelo, ai nipoti, alla compagna Martina e ai parenti arrivati anche da Collegiove, il paese d’origine della famiglia Petroni dove Alessandro verrà sepolto.

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Alla funzione ha partecipato il sindaco Michel Barbet in rappresentanza dell’amministrazione comunale, oltre ad alcuni consiglieri, dirigenti, funzionari, impiegati, ma soprattutto gli operai del Settore Lavori Pubblici dove Alessandro Petroni lavorava da sei anni nel settore Viabilità.

“La morte si è presa Alessandro senza chiedere permesso – ha detto don Giampiero nella sua omelia – Senza di lui siamo tutti più poveri, ma troviamo la speranza in Cristo Risorto, Alessandro lo ha incontrato e vive in lui”.

La nipote ha letto una lettera allo zio, mentre ilparroco di Sant’Alessio ha letto una lettera di ringraziamento scritta dal fratello maggiore Angelo, in cui snocciola tutti i soprannomi dell’operaio deceduto, “Alex”, “Patuccio”, “Spillo” e “Flash”, come lo chiamavano i colleghi sul posto di lavoro al Comune.

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“Non parlate di me al passato – sono state le parole di don Giampiero Casolaro interpretando le volontà di “Flash” – Vi chiedo solo questo: accompagnatemi in cielo con un applauso”.

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