Quali “Ristori” per ristoratori & C.

Chiusure e limitazioni dell’ultimo DPCM saranno legati, dice il Governo, a indennizzi rapidi e maggiori rispetto al lockdown precedente

Sono già pronti i “Ristori” per ristoratori e tutti quegli esercizi commerciali che con le chiusure anticipate continueranno a vedere drammaticamente limato il loro fatturato e che avranno indennizzi per superare questa fase difficile. Lo dice prima il presidente del Consiglio Conte all’annuncio del suo ultimo DPCM e lo ribadisce poi in varie interviste il ministro dell’economia Gualtieri. Ci sarà infatti probabilmente già domani il Decreto Ristori, che sarà seguito dal Decreto Autunno nel mese di novembre.

Sono 4/4,5 i miliardi di euro per le misure da destinare  alle categorie danneggiate (si parla di un qualcosa come 300mila/350mila aziende interessate), superiori a quelle già erogate la prima volta: * contributi a fondo perduto, con un meccanismo di erogazione  già messo a punto, tanto è vero che e tutti quelli che hanno già fatto domanda per i nuovi fondi li riceveranno in automatico, entro la metà di novembre. E potranno richiederli anche quelle aziende con fatturati superiori ai 5 milioni di euro che non lo avevano già fatto; * credito d’imposta per gli affitti di ottobre, novembre e dicembre; * cancellazione della seconda rata Imu; * conferma della Cassa integrazione-Covid a tutto gennaio; * indennità di 1000 euro per i

lavoratori saltuari e stagionali dello sport, dello spettacolo, del turismo; * una nuova mensilità del Reddito d’emergenza. Previsti anche fondi specifici per la filiera agroalimentare danneggiata dalla chiusura alle 18 di bar e ristoranti.

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