Nuovo segretario del PD di Tivoli, l’intervista a Marco Feri

L'intervista al nuovo segretario del Partito Democratico di Tivoli Marco Feri

Nuovo segretario per il Partito Democratico di Tivoli che, sabato mattina in teleconferenza, ha votato all’unanimità l’unica mozione presentata. Un segnale di unità, dunque, per il post “quadrunvirato” che ha guidato il PD da dopo la sconfitta nelle ultime elezioni comunali del 2019 fino alla scorsa settimana.
Continua a prevalere la linea verde. Dopo i giovani Ivana Falcone, Eleonora Ventura, Daniele Bernardini, Luigi Di Dio, ora è la volta di Marco Feri, che lascia i Giovani Democratici per guidare il partito.

PD Tivoli, i reggenti: Ivana Falcone, Eleonora Ventura, Daniele Bernardini, Luigi Di Dio
PD Tivoli, i precedenti reggenti: Ivana Falcone, Eleonora Ventura, Daniele Bernardini, Luigi Di Dio

Feri, 26 anni, dopo la laurea triennale in Scienze Economiche, con una tesi sullo Studio del piano energetico europeo, presso l’università La Sapienza, sta conseguendo la Magistrale in Economia Politica per poi cercare un lavoro inerente la specializzazione. “Vorrei trovare lavorare nella pubblica amministrazione e, comunque, una professione in ambiti economico-statistici. Mi piacerebbe anche seguire la via dell’insegnamento”.

La nomina a segretario arriva in un momento particolare, il PD di Tivoli viene da una reggenza e sancisce una rinnovata unità. Cosa si aspetta da questo mandato mandato?

Questo congresso rappresenta un punto di arrivo e di ripartenza da una già strutturata fase di rinnovamento messa in atto, anche dalle precedenti segreterie, per ridarci slancio e protagonismo, e rilanciare le nostre idee, il nostro spirito e la nostra voglia di incidere sul futuro del nostro territorio. Abbiamo deciso di sacrificare ogni personalismo ed ogni singola declinazione di temi a favore della coesione del Partito Democratico. Mi aspetto quindi che questo percorso unitario continui e possa iniziare a mettere in campo dei progetti seri e iniziare a pensare alla futura classe dirigente che offriremo alla nostra città.

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Con che spirito si approccia a questa avventura?

Lo spirito con cui mi approccio a questo ruolo non può che essere dei migliori; avere l’appoggio unanime del mio partito, dei giovani democratici, dei militanti e vedere e sentire i commenti propositivi delle altre liste alla nostra mozione, non può che darmi e darci un’immensa spinta motivazionale ad iniziare i lavori nel migliore dei modi.

Marco Feri, il nuovo segretario del Pd di Tivoli
Marco Feri, neo eletto segretario del Partito Democratico di Tivoli

Che obiettivi vi ponete?

Gli obbiettivi che ci poniamo, a parte quelli interni al partito di mantenere l’unità e il buon dialogo che si è creato in questi tempi nel nostro partito, sono quelli di metterci subito a lavoro per strutturare progetti e un programma per la nostra città sui temi quali, l’ambiente, la sanità, la mobilità, l’economia e il lavoro, le periferie e la digitalizzazione. Non possiamo permetterci di non farci trovare pronti quando, l’emergenza covid finirà, e dovremo presentare una risposta concreta alla domanda di ripartenza che Tivoli ci farà.

Il PD a livello nazionale sembra aver ritrovato un po’ dei consensi persi, pensate di seguire lo stesso trend anche a livello locale?

Sarà una sfida riuscire a portare questo trend sul nostro territorio, ma sono convinto che se il nostro partito parlerà con chiarezza, trasparenza e progettualità di quello che vuole fare per la città riusciremo a seguire e chissà a fare meglio del trend nazionale.
Un tema da sempre al centro del dibattito politico tiburtino è l’unità del centrosinistra in vista delle elezioni.

Palazzo San Bernardino, la sede del municipio Tivoli

Proseguirà la strada di Ideazioni?

“Ideazioni” ha avuto delle difficoltà a spiccare il volo, è innegabile, però crediamo che le anime di ogni lista, movimento, associazione, parte sociale vadano valorizzate cosi come quella del nostro partito. Il progetto di “Ideazioni”, indipendentemente dal suo appellativo, può quindi essere una base di lancio per qualcosa che però deve puntare a diventare più grande, meno esclusivo e capace di porsi come un punto di riferimento per il centro sinistra tiburtino e per la città. Per fare questo è necessario che si riparta da un’apertura reciproca, una trasparenza ed una chiarezza in grado di porre i temi al centro della discussione e del progetto politico.

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Il PD si farà propulsore di un tavolo di confronto con le varie realtà, più o meno civiche, del centro sinistra?

La risposta a questa domanda è collegata con la precedente, il partito democratico è pronto a farsi garante di un tavolo, il più ampio possibile, con tutti quelli che vorranno parlare di temi, progetti e programmi, parlando con chiarezza e semplicità, lasciando fuori personalismi, rancori e vecchie rivalità, per il bene del centro sinistra e della nostra città.

Come giudica l’andamento di questa amministrazione?

Questa amministrazione è pressoché immobile, intervallata da momenti di delirio, come quello dell’altro giorno, in cui si è scagliata sui poveri, o prima, volendo cementificare ettari di terra nell’area “ex-Stacchini”.
Oltretutto perde da tempo pezzi di maggioranza, il che la porta in totale balia della destra (che ne è, neanche troppo velatamente, azionista di maggioranza).
La destra che riesce allo stesso tempo a “governare” la città con Proietti e stare all’opposizione.
Il partito democratico dovrà continuare ad essere un’alternativa, dando una risposta alle sfide che attendono la nostra città nel prossimo futuro ed offrendo una classe politica ed amministrativa in grado di portare concretezza a queste risposte, ciò che, a nostro parere, fino ad oggi questa amministrazione non si è dimostrata all’altezza di fare.

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