Oggi pomeriggio i funerali della guardia giurata trovata morta in casa

L'addio ad Andrea Boemia alle ore 16 nella parrocchia di Santa Lucia a Fonte Nuova

Si svolgerà oggi pomeriggio alle ore 16 presso la parrocchia di Santa Lucia l’ultimo saluto ad Andrea Boemia, la guardia giurata trovata morta in casa lo scorso martedì 20 ottobre a Tor Lupara. L’idea è quella di dedicargli il classico “rombo di motori” fuori la chiesa per omaggiarlo con le moto a tutto gas, una delle sue più grandi passioni. Ma non sarà facile viste le normative anti-Covid. Lascia il padre Ciro che abita a Monterotondo.

Il 43enne è morto per cause naturali all’interno del suo appartamento all’incrocio tra via Brennero e via del Tonale a Tor Lupara. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Stazione di Mentana. Il medico legale ha constatato che non c’erano segni di violenza sul corpo e che era morto per infarto. In prima battuta non era stata esclusa nessuna ipotesi. In particolare è stata analizzata una ferita alla testa che poteva far pensare a un gesto volontario, ma poi è stato chiarito che era opera di insetti visto che il corpo era in stato di decomposizione.

LEGGI ANCHE  L'Aquila, 15 anni dalla notte più buia

Andrea Boemia viveva insieme ai suoi due cani che trattava come figli. Molti nel quartiere lo conoscevano proprio perché lo vedevano portarli amorevolmente a spasso e trattarli quasi come dei figli. Adesso due colleghi guardie giurate li hanno adottati. Era originario del Tufello ed era venuto a vivere a Tor Lupara nel 2013. Aveva lavorato per tanti anni come guardia giurata per l’Italpool e ora era passato alla Sicuritalia. Lavorava spesso di notte pattugliando per l’istituto di vigilanza privata, negozi e banche della zona Est di Roma come Casilina, Prenestina e Togliatti. “Era un amico e una persona speciale – spiega il collega Andrea Carbone, che è stato il primo ad entrare in quella casa per verificare cosa gli era successo – quando eri nervoso, lui ti metteva di buon umore. Era scherzoso e giocherellone, una persona buona”. Come detto le più grandi passioni di Andrea erano le moto e i cani, oltre al tifo per la Lazio, la sua squadra del cuore. Aveva una moto da strada e faceva parte di un motoclub. Era un caciarone e quando passava gli piaceva farsi notare. I suoi due cani non li abbandonava mai e l’unica volta che li aveva lasciati in una pensione per farsi una breve vacanza si era pentito. I vicini e i negozianti di zona si sono iniziati a preoccupare proprio quando non li hanno più visti passeggiare sotto casa. Andrea si era preso una settimana di ferie, perché aveva detto ai colleghi di sentirsi un po’ stanco. Fino a giovedì sera lo hanno visto e sentito sia nel quartiere che telefonicamente. Da quel momento in poi non si hanno più notizie. La vicina ha sentito dei cattivi odori provenire da quell’appartamento, ma pensava ai cani o all’immondizia. Quando però sono entrati in casa per verificare, lo hanno trovato privo di vita in mutande e maglietta in camera da letto.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.