Tornatore: “Contento dell’amore che si è creato tra me e Tivoli”

Le parole dell’attaccante tiburtino: "Il Covid? La realtà purtroppo non si può negare, ma qualcosa andava fatto prima tutelando il campionato"

Se si pronuncia la parola bomber ti viene in mente subito lui, un giocatore inestimabile e che ha scritto la storia del calcio dilettantistico laziale: Diego Tornatore. L’attaccante è approdato alla Tivoli lo scorso anno rappresentando la ciliegina sulla torta di un mercato stellare, con il classe 1984 che ha conquistato sin da subito il club e tutti i cuori amarantoblù tant’è che è stato nominato capitano. In questa stagione la società è ripartita proprio da lui costruendogli attorno una squadra su misura e che vuole competere per i primissimi piani del girone B. Ma facendo un passo indietro, ritorniamo all’arrivo del bomber alla Tivoli: “Sapevo che arrivavo in una grossa piazza e le aspettative erano tante – sostiene Tornatore – Ero entusiasta e lo sono tuttora. Con la gente che c’è a Tivoli gli stimoli sono sempre accesi. Lo scorso anno è stato abbastanza movimentato e non del tutto positivo, ma nell’ultimo periodo eravamo riusciti ad avere una buona continuità e una buona quadra a livello di squadra, e se pensiamo che due domeniche prima del blocco eravamo primi insieme al Montespaccato un po’ di rammarico resta. Il mio rapporto con la Tivoli è bello e la soddisfazione più grande alla fine dell’ultima stagione sono state le voci che mi arrivavano sul fatto che la gente volesse la mia riconferma essendosi legata al mio personaggio. Si rispecchiava in me, sono contento di aver trasmesso quello che sono in campo. Ti senti un giocatore di altre categorie nonostante si faccia l’Eccellenza”. Nella stagione 2015/16 Tornatore ha stabilito il record di gol nel massimo campionato regionale, da allora rimasto intatto; 34 sigilli che hanno fatto di lui il Re Bomber. “Quando si parla di gol non è mai semplice. E’ qualcosa a cui tutti ambiscono. Per noi attaccanti è la vita, ma al tempo stesso non è programmabile. Perciò non penso a migliorare il mio record così come non ci pensavo quando l’ho fatto. E’ qualcosa che viene da sé e devono verificarsi tutta una serie di combinazioni”. Tornando all’annata in corso, il campionato è stato nuovamente sospeso almeno fino al 3 dicembre. In merito Tornatore afferma: “La realtà purtroppo non si può negare, il fatto che ci sia questo problema in Italia e nel Mondo è innegabile. Ma qualcosa andava fatto prima, bisognava tutelare il campionato. Secondo me c’è stato un errore alla base abbassando la guardia in estate pensando che tutto fosse finito. Non ha senso ripartire come se non fosse accaduto nulla per poi ritrovarsi dopo due mesi nuovamente fermi. Poi credo che serva cambiare il protocollo, fare più controlli anche se siamo Dilettanti. Renderlo uniforme a tutte le categorie”. Infine gli obiettivi per la ripresa: “Purtroppo ci siamo rifermati quando ci eravamo sbloccati. La squadra è partita per un campionato di vertice e ci sono tutti i presupposti. E indubbio che sarà un campionato anomalo ed ora starà a noi calciatori mantenere alta la concentrazione. Alla fine la spunterà chi sarà mentalmente più forte”.

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