Sabato al Duomo l’addio a Stefania Cola

I funerali della 53enne morta in un tragico incidente stradale

Si svolgeranno domani, sabato 5 dicembre, i funerali di Stefania Cola, la donna deceduta in seguito a un tragico incidente stradale a Mentana. L’appuntamento è alle ore 15 al Duomo di Monterotondo.

 

IL RICORDO

Da giorni fuori al ristorante in piazza della Libertà decine di biglietti e mazzi di fiori omaggiano quella donna che verrà ricordata per la sua gentilezza e professionalità. Ascoltarla mentre spiegava il menù, era come ascoltare un attore a teatro. La passione per quel lavoro era coinvolgente e riusciva a trasmetterla ai suoi clienti. Quell’attività era anche il collante di una famiglia, con il marito Nino che l’aveva ereditata dal padre e che aiutava dietro le quinte, ma anche la figlia Asia che serviva in sala e nel frattempo si preparava seguendo corsi e con la pratica, per essere in grado un giorno di portare avanti quella tradizione.

Stefania Cola aveva 53anni ed era sposata con Nino Adamo. Avevano due figlie: Asia e Dacia. Vivevano in via Reatina a Mentana dove erano molto conosciuti. Il padre Armando, detto “Barabba” era un punto di riferimento per tutti gli appassionati di moto d’epoca della città. Era morto ad agosto. Un altro lutto aveva colpito la famiglia più di trent’anni fa, quello della sorella di Stefania, Cristina. Anch’essa in un incidente stradale. Un destino comune che viene ricordato da tutti i vecchi mentanesi.

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Come detto Stefania amava il suo lavoro. Da circa quindici anni gestiva il ristorante “La locanda di Bacco” in piazza della Libertà 9 a Monterotondo. Un piccolo locale di trentacinque coperti, dove per mangiare era obbligatorio prenotare altrimenti era veramente difficile trovare posto. L’impostazione data era quella legata alla stagionalità e alla qualità delle materie prime: tartufi, funghi porcini, castagne, zucca. Il tutto, come fa capire anche il nome del ristorante, da abbinare a buoni vini.

Stefania era l’anima del locale e ideava i piatti che poi lo chef doveva realizzare. Aveva un modo tutto suo di raccontarli: con garbo, simpatia, eleganza e una gestualità inconfondibile.

Nonostante il periodo difficile per tutta la categoria, legato al Covid, teneva duro e portava avanti con passione la sua attività.

 

L’INCIDENTE

La giornata di sabato 28 novembre verrà ricordata negativamente nella storia di Mentana. Un gravissimo incidente la mattina all’altezza di Casali, con un’altra donna coinvolta, un investimento al centro di Tor Lupara e il pomeriggio quello di Stefania Cola. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Stazione di Mentana diretti dal comandante Luigi Faella.

La dinamica è ancora in fase di ricostruzione, ma sembra chiaro che all’origine dell’incidente ci sia stata un’invasione di corsia da parte dell’automobilista. Erano da poco passate le ore 16 quando c’è stato il tragico impatto frontale nei pressi del civico 151 di via Nomentana, in pratica appena inizia il territorio del comune di Mentana. Un tratto di strada recentemente asfaltato dalla Città Metropolitana di Roma e che fine a pochissime settimane fa era pieno di buche.

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Stafania Cola stava viaggiando a bordo della sua Harley Davidson in direzione Mentana, mentre una Fiat Punto di colore blu diretta a Monterotondo percorreva la Nomentana in senso inverso. Il 58enne ha perso il controllo del mezzo e invaso la corsia, in un tratto di strada caratterizzato da lievissime curve. Sul posto l’ambulanza del 118 che ha provato a portare la donna al vicinissimo Ss Gonfalone, ma il tentativo di soccorso è stato vano, perché Stefania è arrivata già morta.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Monterotondo e quelli di Mentana, che hanno ascoltato anche dei testimoni. Il traffico ha subito pesanti ripercussioni e la strada è stata riaperta solo intorno alle ore 20. L’automobilista residente a Mentana, rimasto illeso, è stato portato all’ospedale Sant’Andrea per essere sottoposto ai controlli alcolemici e tossicologici risultati negativi. E’ indagato, come di prassi, per omicidio stradale. I due mezzi sono stati posti sotto sequestro giudiziario. La salma di Stefania è stata portata all’obitorio del Verano in attesa dell’esame autoptico disposto dal pm solo dopo sarà possibile svolgere i funerali.

 

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