Le mappe segrete del Bunker Soratte             

Siamo nel 1937, quando per volere di Benito Mussolini, viene avviata sul Monte Soratte, data la vicinanza con la Capitale, la realizzazione di numerose gallerie all’interno della montagna, che sarebbero dovute servire da rifugio antiaereo per le alte cariche dell’Esercito. L’opera finale si presenta come una vera città sotterranea, con circa 4 km di lunghezza. La struttura a prova di bombe, durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nel settembre del 1943,  diventa la location del “Comando Supremo del Sud” delle forze di occupazione tedesche in Italia, guidato dal Feldmaresciallo Albert Kesselring. Per un periodo di circa dieci mesi, l’alto ufficiale nazista dirige da quel luogo nascosto le operazioni. Il Feldmaresciallo, inoltre, custodisce in gran segreto due “fortune”: i lingotti d’oro della Banca d’Italia si tratta di ben 72 tonnellate ed un secondo prezioso “carico” una serie di rare mappe indispensabili per tracciare con precisione le postazioni naziste opposte all’inarrestabile avanzata degli Alleati. I lingotti non sono mai stati trovati e le mappe (pare) sono sfuggite alle forze  angloamericane.

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  SANT’ANGELO ROMANO – Concorso per autista di scuolabus, via alle prove per 19 candidati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.