Occupazione: scenario critico per le pmi

A rischio con la pandemia oltre il 10% dei posti di lavoro nelle piccole-medie imprese secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro

Uno scenario critico per le pmi: a rischio con la pandemia oltre il 10% dei posti di lavoro, secondo l’ultimo rapporto di monitoraggio della crisi da Covid-19 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro (realizzata a fine mese di dicembre). Di mezzo c’è una previsione: solo nel 2022 si potrà uscire dalla crisi, ritornando ai livelli di fatturato precedenti, almeno secondo il 69,2% degli intervistati. Le perdite maggiori, secondo i Consulenti del Lavoro, riguarderanno il settore

degli alloggi e della ristorazione, che per la metà degli intervistati (49,3%) subirà una riduzione degli organici aziendali superiore al 15% mentre per il 26,7% questa sarà compresa tra il 10% e 15%. In tale classifica segue il commercio, con organici previsti in fortissima (più del 15%) e forte (tra 10% e 15%) diminuzione, e infine i servizi ricreativi, culturali e sportivi, per cui le previsioni oscillano tra contrazione fortissima (27,7%) e forte (25,4%). In peggioramento le previsioni sul lavoro autonomo. Un universo variegato, composto da imprenditori, artigiani, commercianti, professionisti e partite Iva, che in questi mesi ha pagato un prezzo pesante per effetto della pandemia, ma che rischia in prospettiva di vedere assottigliarsi ancora di più le risorse limitando drasticamente la loro presenza sul mercato: rispetto ad inizio anno, i Consulenti del Lavoro stimano che la riduzione media delle attività in proprio prodotta dalla pandemia sarà del 14,6%, mentre ad ottobre il dato si collocava al 13,6%.

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