Nuovo calendario per le vaccinazioni anti-Covid

Il governo rivede i piani dopo i ritardi nelle consegne da parte di Pfizer

Il ritardo accumulato da Pfizer nella distribuzione delle dosi di vaccino anti Covid, anche questa settimana ne arriverà un altro 20% in meno rispetto a quanto pianificato, ha costretto il governo a fare dietrofront e a rivedere il piano vaccinale. A fine gennaio, infatti, secondo la tabella di marcia iniziale oltre ai richiami delle somministrazioni a personale sanitario e ospiti e dipendenti delle Rsa, sarebbe dovuto toccare agli over 80, i quali dovranno ora attendere almeno altre quattro settimane per poter ricevere la prima dose. Lo ha annunciato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che ha ammesso che “slitterà di qualche settimana o mese l’immunità di gregge”, e gli ha fatto eco il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri, che ha parlato anche della riduzione delle dosi comunicate da AstraZeneca, che nei prossimi giorni dovrebbe ricevere l’ok dall’Ema e che a causa di un problema di produzione ha già comunicato un taglio del 60% delle scorte patteggiate: “Questi ritardi faranno slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione”, ha precisato. Ecco, allora, come cambia il calendario delle vaccinazioni in Italia.

Chi sarà vaccinato entro marzo: il calendario
Al momento dunque la priorità verrà data ai richiami. Poi, come ha sottolineato Sileri, “solo fra due settimane, quando verosimilmente ci sarà stata l’approvazione del vaccino di AstraZeneca e Pfizer tornerà a fornire a pieno regime le dosi previste, avremo a disposizione tre vaccini, insieme anche a Moderna, che ci consentiranno di completare la vaccinazione per medici e infermieri e cominciare con gli over 80. Confido che il ritardo possa essere colmato più avanti. È questa la tabella di marcia. E stiamo parlando di 4 milioni e mezzo di cittadini, che potremo considerare immunizzati dal Covid soltanto due settimane dopo che avranno ricevuto la seconda dose”, quindi in altre parole ad aprile. Slitta sicuramente il vaccino per le altre categorie, per un totale di 13 milioni e 400mila italiani tra i 60 e i 79 anni, a cui si aggiungono i 7 milioni e 400mila con almeno una comorbilità cronica, oltre al personale dei servizi essenziali, quindi insegnanti e personale scolastico, forze di polizia, personale delle carceri e detenuti.

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