Guidonia. Il corpo senza nome del Lago San Giovanni

Le indagini del valente magistrato non riescono a fare completamente luce su una vicenda complessa, in un periodo in cui il nostro Paese si trova al centro della “Guerra Fredda”

Una zona del nord est nei primi anni Ottanta è teatro di eventi delittuosi. E’ il luogo dove di notte saltano le saracinesche e così diventa per i cronisti di “nera” il “triangolo della morte” (Tivoli, Villanova e Villalba). In questo scenario criminale, nel 1982, il giudice istruttore Ferdinando Imposimato firma l’ordinanza che consente ad una squadra di sommozzatori della Polizia di Stato di immergersi nel Lago San Giovanni a Guidonia. Emergono 110 automobili, un camion con rimorchio e tre cadaveri. Uno resta non identificato, mentre secondo gli inquirenti gli altri due sono legati ai servizi segreti di un paese dell’est. Le indagini del valente magistrato non riescono a fare completamente luce su una vicenda complessa, in un periodo in cui il nostro Paese si trova al centro di quella che gli esperti di storia contemporanea hanno etichettato come “Guerra Fredda”. Forse non sapremo mai se i tre uomini senza vita ritrovati nel Lago San Giovanni erano legati fra loro dato che questa drammatica vicenda, maturata in un periodo “molto complicato” della nostra storia, non è giunta a conclusione.

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Fernando Giacomo Isabella

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