TIVOLI - Asl, al concorso da impiegato passa chi sbaglia

La selezione pubblica per la Roma 4 e la Roma 5 sembra il quiz finale di “Avanti un Altro”: il sindacato Fials denuncia, la Commissione “studia” e corregge. Su 1.531 candidati soltanto 234 erano stati ammessi all’orale

Ore, giorni, settimane passate sui libri col sogno di conquistare il posto fisso. Un sogno comune a tanti giovani e non solo, come quelli che hanno partecipato al concorso pubblico per titoli ed esami bandito dalla Asl di Civitavecchia per la copertura di 22 posti di Assistente amministrativo di categoria C da assegnare alle Asl Roma 4 e Roma 5 di Tivoli. A quanto pare studiare non serve, tantomeno serve dare le risposte giuste, visto che per risultare idoneo la risposta giusta da dare era quella sbagliata.

Un paradosso tutto italiano messo nero su bianco lo scorso mercoledì 3 febbraio dal Segretario Territoriale della Fials Asl Roma 5 Laura Mosticchio in un esposto indirizzato al Presidente della Commissione esaminatrice Paolo Cavallari, oltre che al Direttore generale della Roma 4 Giuseppe Quintavalle e al manager della Roma 5 Giorgio Giulio Santonocito. La nota del dirigente sindacale fa seguito alle segnalazioni di vari partecipanti rimasti delusi dopo la pubblicazione dell’elenco degli ammessi e degli esclusi per non aver raggiunto la soglia minima dei 21 punti al termine della prova scritta e prova pratica svolte presso la Fiera di Roma lo scorso 27 gennaio.

A nutrire aspettative per i 14 posti alla Asl di Civitavecchia e per gli 8 all’Azienda Sanitaria di Tivoli erano stati 1.531 candidati, ridotti a 234 dopo la prima scrematura. Una scrematura che sembra non aver premiato i meritevoli, se è vero quanto denunciato dal Segretario Territoriale Fials. “Ad alcuni concorrenti – scrive Laura Mosticchio -sono state valutate dalla Commissione delle risposte errate che, da un primo esame a riscontro dei nostri tecnici, sembrerebbero invece corrette e per le quali sono stati penalizzati”.

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Nell’esposto la Mosticchio cita quattro esempi di domanda e risposta sbagliata. “Quale autorità è competente al rilascio dell’Autorizzazione Sanitaria per l’avvio di una attività di produzione e vendita di sostanze alimentari e bevande?”, recitava il quesito. La risposta data per valida dalla Commissione è “La Regione e in alcuni casi la Asl”. Secondo il dirigente Fials quella corretta era “Il Comune”.

“L’autorizzazione all’esercizio di attività Sanitarie e Socio-sanitarie va inoltrata”, è il testo dell’altro quesito incriminato per il quale la Commissione ha ritenuto come risposta valida “Al Comune territorialmente competente”. Anche in questo caso la Fials ritiene che la risposta corretta sia “Alla Regione”.

E non è finita qui, perché a parere di Laura Mosticchio alla prova scritta c’erano anche domande mal formulate, come ad esempio: “In quali casi il Presidente della Repubblica può sciogliere le Camere?”. La risposta data per valida dalla Commissione è stata: “Non è previsto alcun limite a riguardo”. Viceversa, fa notare la sindacalista, la Disciplina Costituzionale prevede il limite del Semestre Bianco.

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Insomma, più che un concorso pubblico sembra di assistere ad “Avanti un Altro”, il gioco a premi condotto da Paolo Bonolis dove si vince solo con la risposta errata.

Dopo l’esposto la Commissione Esaminatrice si è riunita condividendo gran parte delle eccezioni presentate. Così per la domanda sull’avvio di una attività di produzione e vendita di sostanze alimentari e bevande è stato riconosciuto un punto a ciascun candidato a prescindere dalla risposta, ritenendo la disciplina contraddittoria.

La Commissione ha preso atto dell’errore anche nel caso della domanda relativa all’autorizzazione all’esercizio di attività Sanitarie e Socio-sanitarie, ammettendo che la risposta giusta era “Alla Regione” e non “Al Comune”, per cui ha riconosciuto un punto a ciascun candidato.

Viceversa, per la domanda relativa allo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica può sciogliere le Camere la Commissione ha confermato che la risposta valida era “Non è previsto alcun limite a riguardo”.

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