Domande

Contributi a fondo perduto: al via le domande da oggi

Da oggi è possibile inviare le domande all’Agenzia delle Entrate per avere contributi a fondo perduto. I beneficiari sono imprese, professionisti, partite Iva

Da oggi e fino al 28 maggio sarà possibile inviare le domande all’Agenzia delle Entrate per chiedere contributi a fondo perduto, come previsto dall’ultimo Decreto Sostegni. Gli interessati sono imprese, professionisti, titolari di partita Iva colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia. I requisiti: partita Iva attiva al 23 marzo 2021; ricavi non superiori a 10 milioni di euro nel 2019; fatturato medio mensile nel corso del 2020 inferiore almeno del 30% rispetto al fatturato medio mensile dell’anno 2019. Per chi ha attivato la partita Iva dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito relativo al calo di fatturato. È escluso chi ha cessato l’attività al 23 marzo 2021.

Si stima che i potenziali beneficiari saranno circa 3 milioni. I fondi vanno richiesti perché non è prevista l’erogazione automatica come avvenuto per altri incentivi.

Le domande (sembra non sia previsto un click day) vanno presentate in via telematica mediante: procedura web nel portale Fatture e Corrispettivi del sito web dell’Agenzia delle entrate; software di compilazione e successivo invio attraverso il Desktop telematico, anche attraverso un proprio intermediario (commercialista o Caf). L’erogazione del contributo avviene mediante accredito sul conto corrente dell’IBAN intestato al richiedente o, se preferisce, può essere utilizzato, nella sua totalità, come credito di imposta in compensazione, ovvero scalando la cifra da altri tributi che si devono versare.

Il fondo, secondo l’obiettivo dichiarato dal Governo, dovrebbe arrivare nel giro di una decina di giorni, a partire dall’8 aprile per concludersi alla fine di questo mese. A disposizione per coprire le domande del contributo, ci sono 11,5 miliardi, con una media di erogazione di 3.700 euro, da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 150mila euro.

La Cgia, l’associazione degli artigiani di Mestre, ha calcolato che i contributi riusciranno a coprire le perdite tra 1,6 e il 5%.

 

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