La Regione scommette sulla ricerca farmaceutica

Annunciata la nuova frontiera del settore di impresa in forte crescita

Parte dalla proposta dell’ex ospedale Forlanini come la sede del settore di ricerca biomedica, formalizzata dalla giunta regionale a febbraio, l’attenzione della Pisana a salire su ulteriori livelli di qualità in questo ambito di crescita. Ne ha parlato Paolo Orneli, assessore allo Sviluppo Economico, martedì 20 marzo in una tavola rotonda organizzata da Fictem, la federazione del settore di produzione farmaceutica che fa riferimento alla Cgil.

Del resto la pandemia ha portato al centro dell’attenzione la necessità di intensificare le ricerche sulle bioscienze. La ricerca farmaceutica è quindi divenuta la scelta strategica per la crescita della regione che già ha realtà di grande interesse, sia sotto il profilo della ricerca che in quello della produzione vera e propria. Il Lazio è infatti la prima regione per export dei farmaci: 11,4 miliardi, 34% della produzione che riesce ad esprimere il sistema-paese. Le esportazioni di questo settore esprimono il 47% di quelle regionali.

Nel Nordest brilla l’industria farmaceutica Serono con centoventi addetti. Parte di questi sono dislocati ad Ardea, ma la base multifunzionale di ricerca e sviluppo è a Guidonia.

La ricerca nel settore farmaceutico è presente anche a Monterotondo con l’EMBL (European Molecular Biology). In questo laboratorio europeo di biologia molecolare sono occupati circa sessanta ricercatori. Il loro ambito di ricerca si concentra sui disturbi di ansia, sul sistema nervoso centrale e sulle malattie del muscolo e sul citoscheletro.

Potenziale e obiettivo del sistema produttivo del sistema-paese consiste nell’arrivare ad esprimere per questo settore il dieci per cento del Pil.

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