Intervista a Franco Spremberg, Direttore dell’Oncologia Medica all’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli.
“Ho sempre pensato che l’oncologia creata con tanti costi e sacrifici possa proseguire il suo percorso a prescindere dal pensionamento di un medico.
Il reparto è e rimarrà sempre accanto ai pazienti, so che i miei collaboratori continueranno con grandissima coscienza l’opera da me molto modestamente iniziata”.
Si congeda così Franco Spremberg, Direttore dell’Oncologia Medica all’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli.
Mercoledì 31 marzo per il primario è stato l’ultimo giorno di servizio nel nosocomio di via Parrozzani dove per quattro decenni ha vissuto con la malattia e il dolore di pazienti affetti dal cancro, affiancandoli nella battaglia per la vita e mettendo loro a disposizione le proprie competenze.
In una lunga intervista rilasciata a Tiburno il primario racconta la sua carriera e alcuni retroscena.
A cominciare da quando il padre, ufficiale in servizio presso l’Aeroporto “Alfredo Barbieri” di Guidonia, lo avrebbe voluto vedere entrare in Accademia militare per uscirne con la divisa indosso e il brevetto da pilota d’aerei. Ma Spremberg fin da ragazzino sognava un impegno verso il prossimo, un sogno coltivato leggendo su libri e giornali storie di uomini in lotta per i diritti e disposti a spendere la propria vita per l’umanità più debole.
“Lascio dopo 40 anni con grande soddisfazione perché l’oncologia oggi è un’eccellenza dell’ospedale di Tivoli ed è in grado di affrontare qualsiasi tipo di tumore”.
