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Buona notizia: la produzione industriale recupera

Sale la produzione industriale in Italia a febbraio, rispetto allo stesso mese del 2020. Che sia l’ora della riscossa per l’economia tutta?

I dati Istat sono chiari: lo scorso febbraio la produzione industriale è continuata a crescere e rimane positiva rispetto ai due mesi precedenti, anche se diminuisce in termini tendenziali dello 0,6% rispetto a febbraio 2020, il mese anticamera delle chiusure che da lì a poco avrebbero sconvolto l’Italia. E anche nella media degli ultimi tre mesi, dice ancora l’Istituto Nazionale di Statistica, la dinamica congiunturale delle produzione industriale risulta favorevole. Una rilevazione che fa guardare al domani con un certo ottimismo, nonostante tutti i limiti dovuti all’emergenza sanitaria. In un (troppo lungo) periodo di incertezze, ecco che appare all’orizzonte una certa confortante sicurezza. E non è certo poco. Ma cosa sta succedendo? Sono i beni di consumo a “tirar su” la produzione industriale, con il loro sonoro +2,6%. Per gli analisti, la tendenza positiva, soprattutto alla luce delle possibili prossime aperture delle diverse attività, è destinata ad essere più definita nei mesi a venire.

Produzione industriale: al top le apparecchiature elettriche ed elettroniche

Quali sono i settori della produzione industriale con maggiori incrementi? La fabbricazione di apparecchiature elettriche (+8,5%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+4,6%) e la produzione di prodotti chimici (+3,5%). Non mancano le flessioni: riguardano soprattutto la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-26,2%), le attività estrattive (-15,9%), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-13,7%). Eppure, a sottolinearlo è ancora l’Istat nella sua nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, è in atto il rafforzamento dei segnali di miglioramento che ha determinato in molti paesi la revisione al rialzo delle previsioni di crescita per l’anno corrente e il prossimo. In Italia, sia la manifattura, trainata anche dal dinamismo delle esportazioni, sia le costruzioni evidenziano segnali positivi. Da ricordare che secondo gli esperti, se le aspettative per i prossimi mesi mantengono un orientamento favorevole per le imprese dell’industria, è possibile però che una maggiore incertezza caratterizzerà la fiducia delle famiglie.

Atmosfere in rosa? Fino a un certo punto

Diciamo che le atmosfere stanno diventando sempre più rosa, ma fino a un certo punto. A febbraio (di nuovo l’Istat a segnalarlo) il valore delle vendite al dettaglio diminuisce in quasi tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (-5,8%, persino i beni alimentari mostrano un -2,2%), le imprese operanti su piccole superfici (-7,6%) e le vendite al di fuori dei negozi (-6,6%). Solo il commercio elettronico mostra un forte aumento (+35,8%). Le disfatte principali riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-12,7%) e pure i prodotti farmaceutici (-12,3%).

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