Superlega, il pallone si è sgonfiato

Dura appena un giorno la grande costruzione di un supertorneo europeo

 Si dirà: tutto grazie alla mobilitazione delle masse. La reazione in effetti è stata molto forte e supportata da sostenitori d’eccezione dei club. Ma sarebbe ben strana la considerazione che vede deflettere tanto interesse di risorse in tempo così breve.

La risposta probabilmente sta tutta all’interno del governo di questo grande sistema di potere, di consenso e di strumento per la pacificazione sociale che è il calcio. Si è voluto dare una sveglia ad un governo troppo ossificato e gestito sempre e solo dai soliti che si rinnovano le cariche, che gestiscono dall’alto in modo assai poco trasparente le dinamiche che intercorrono tra grandi team sportivi.

La vittoria, va ricordato, se vittoria sarà, non è della retorica buonista dei piccoli che hanno diritto di disputare contro i grandi. L’andamento degli ultimi venti anni nel calcio italiano parla chiaro con l’assegnazione dello scudetto alle solite tre. Anche l’andamento della Champions League è da anni un film già visto. E non deve commuovere vedere lo Spezia giocare contro l’Inter che marcia verso lo scudetto, quando l’esito di quest’ultimo è già scritto e non sarà lo Spezia a modificarlo.

Se c’è un modo di tornare al senso del gioco che è all’origine, ebbene, bisogna tornare laddove si gioca veramente. Nei campi del Villalba, di Tivoli, di Monterotondo …

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