IN tv la discussione in Parlamento sul PNRR

L’appuntamento è da non mancare, ma per l’esito bensì per vedere cosa hanno capito questi deputati del piano

Si tratta di trecentotrentasette pagine fatte circolare con grande facilità attraverso telefonini e posta elettronica e che quindi chiunque in questi giorni può aver letto. Tutti abbiamo infatti il potere di conoscere cosa intenda fare Draghi di quei 222,1 miliardi. Il presidente del Consiglio ha con sé tutto il Parlamento. Sarà interessante vedere intatti chi si astiene, chi ha opinioni divergenti su questa grande ondata di danaro da far invidia anche al Piano Marshall. Ancora più importante però avere dalla sua parte tutti gli italiani perché l’attuazione di quei programmi riguarderà la società e il lavoro in tutti i suoi comparti e ciascuno dovrà sentirsene sostenitore.
Mario Draghi dovrà infondere elementi nozionali ai suoi su cosa ispira questo piano. Siamo ben lontani dai fondi a pioggia della Prima Repubblica. Si tratta invece di una programmazione vasta e capillare in cui ogni istituzione dello Stato è coinvolta per l’attuazione, programmazione e soprattutto controllo. Nel 2026 si prevede una crescita del Pil pari a 3,6 punti percentuali in più rispetto il nostro scenario di base. Il 27 per cento del Piano è dedicato alla digitalizzazione, il 40 per cento agli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico, e più del 10 per cento alla coesione sociale.
E chi può discutere tutto questo? Il Consiglio dei ministri dove si voterà ulteriormente per il via libera del piano si prevede per giovedì prossimo. Nella stessa sede probabilmente si discuterà il decreto imprese per dare nuovi sostegni alle attività rimaste ferme per le restrizioni anti-Covid.
Si avvia una stagione di grandi riforme che dovrà svecchiare molto quanto finora ha rallentato il treno-italia. Non saranno cambiamenti indolori. Molti dovranno mettersi da parte per dare spazio al nuovo oppure aggiornarsi velocemente. Ma, cosa più importante, è la grande occasione per smantellare la burocrazia.
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