Ma che ce frega se l’oste ar vino c’ha messo l’acqua

Bruxelles vuole annacquare il vino

Cin cin truffa

Non c’è pace per la nostra produzione vinicola, fiore all’occhiello del made in Italy.

Prima l’Unione europea ci ha comunicato di voler introdurre sulle etichette delle bottiglie una specie di avvertimento tipo quello previsto da anni sui pacchetti delle sigarette, “nuoce gravemente alla salute”.

Ora l’Ue propone di annacquare il vino per abbassarne la gradazione alcolica. Questione di salute? Sì, no, forse. Molto probabile, invece, è la strizzatina d’occhio al mercato arabo.

Cara Bruxelles, devi però fare pace con te stessa. Da tempo hai deciso che produrre vino con un rimbocco d’acqua è vietato ma hai anche inteso proteggere le bottiglie con il sigillo di sicurezza delle denominazioni d’origine controllata.

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Un “inganno legalizzato per i consumatori”, tuona la Coldiretti . Ma quella dell’acqua nel vino, non sarebbe la prima truffa: in alcuni Paesi del nord Europa è permesso il cosiddetto “trucco della cantina”, l’aggiunta dello zucchero per dare più bollicine allo spumante.

 

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