LICENZIAMENTI

Salta il blocco dei licenziamenti dopo il 30 giugno

Licenziamenti: rimane il blocco solo fino al 30 giugno e non c’è prolungamento al 28 agosto come ipotizzato dal ministro del lavoro Orlando

Il blocco dei licenziamenti rimane fino al 30 giugno, e basta, come era prima delle dichiarazioni del ministro del lavoro Orlando che aveva invece ventilato l’ipotesi di un prolungamento di ulteriori 60 giorni, cioè fino al 28 agosto, per quelle imprese che chiedevano la cassa integrazione Covid. Tutto sfumato, quindi, e dal 1° luglio sarà possibile per le aziende di manifattura e costruzioni dare il via libera ai licenziamenti, uscendo dalla cassa integrazione pandemica. Rimane la possibilità per le aziende di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria, senza pagare i contributi addizionali fino al 31 dicembre. Ciò significa che per queste ditte rimarrà in pratica il blocco dei licenziamenti fino a che usufruiranno della cig stessa. Questa situazione ha visto riattivarsi lo scontro tra sindacato e Confindustria, contraria all’estensione del divieto di licenziare da un bel po’ di tempo. E anche all’interno del governo, tacciato di avere aperto le porte alle richieste degli industriali e non dei lavoratori. La realtà è che migliaia di persone, il 1° luglio, mentre tanti garantiti staranno  preparandosi alle vacanze estive, rischiano di perdere il loro posto di lavoro, dopo pesanti mesi di cassa integrazione.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.