Comuni in difficoltà finanziarie

Guidonia fra le maxi amministrazioni in pre- dissesto

I comuni del nostro Paese non hanno certo una condizione finanziaria florida, dato che è in condizione di dissesto, o pre-dissesto, finanziario un comune su otto. Ricordiamo che la Corte Costituzionale n. 80 del 29 aprile scorso ha definito incostituzionali le norme che hanno consentito di spalmare a oltranza (fino a 30 anni) i debiti degli enti locali in difficoltà finanziarie. Il quadro degli enti locali italiani in difficoltà finanziarie è emerso dal rapporto elaborato da Csel (Centro studi enti locali) e Adnkronos. Secondo le stime Anci, sono “circa 1.400 comuni coinvolti nella costituzione del Fondo anticipazione liquidità”, di questi “circa 950 risultano in disavanzo nel 2019, come anche 8 province”.

Nella categoria pre-dissesto, ci sono maxi amministrazioni come Napoli, Catania, Messina, Reggio Calabria, Foggia, Pescara, Terni, Andria, Lecce, Alessandria, Brindisi e Guidonia, ma anche tutta una serie di enti di piccole e medie dimensioni, la maggior parte dei quali concentrati tra Calabria (86), Sicilia (83) e Campania (64). Al momento in dissesto o riequilibrio quasi 7 Comuni calabresi su 10 (279 su un totale di 411) e più del 40% dei comuni campani (237 su 552) e siciliani (163 su 390). Seguono: la Lombardia con 43 enti, che però in termini percentuali rappresentano solo il 2,7% del totale; la Puglia e il Lazio, entrambi con 41 comuni in dissesto o pre-dissesto; l’Abruzzo (36); la Basilicata (34); il Molise (32); il Piemonte (20); la Toscana (18); Emilia Romagna e Marche (14); Umbria (10). Chiudono la classifica il Veneto, con 4 enti (3 in dissesto e uno in riequilibrio); la Sardegna (4) e il già citato Trentino Alto Adige con 1 solo comune in predissesto. Valle d’Aosta e il Friuli, sono le uniche regioni che non hanno enti in dissesto o riequilibrio.

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